PD: NELLA LISTA DEL PARTITO NON C’E’ POSTO PER SILVIA MARCHIONINI

PD: NELLA LISTA DEL PARTITO NON C’E’ POSTO PER SILVIA MARCHIONINI

Non si può certo dire  che la campagna elettorale in corso per le elezioni comunali sia avara di sorprese e di colpi di scena. Ultimo in ordine di tempo nel fine settimana è quello che riguarda addirittura il sindaco uscente Silvia Marchionini, che vorrebbe far parte della lista del Partito Democratico, da cui però il partito stesso le chiede più o meno esplicitamente di autoescludersi come prevede del resto l’accordo di coalizione con il Movimento 5 Stelle.  Il caso Marchionini è esploso con il fallimento dell’incontro tra Marchionini, il segretario del Pd Giacomo Molinari e il candidato sindaco Riccardo Brezza, evidenziando l’impossibilità di comporre la contrapposizione creatasi tra le parti.  Marchionini in questa fase non si presta ad accentuare la polemica, limitandosi a dire che la sua preoccupazione attuale è portare a termine fino all’ultimo momento in modo responsabile  il proprio mandato per il quale occorre rispettare ancora alcune scadenze importanti. E intanto non partecipa all’assemblea del Pd.  Resta comunque il fatto che il caso è eclatante e che la domanda di tutti è quali ne saranno le concrete conseguenze sulla campagna elettorale che entra nella fase decisiva e per la quale potrebbero aprirsi scenari nuovi e finora imprevedibili (almeno per i non addetti ai lavori….).

NELLE FOTO Silvia Marchionini e il segretario cittadino del Pd Giacomo Molinari

  1. La rottura era evidente senza fare questo incontro. L’hanno scaricata, ma se avessero avuto coraggio e senso di responsabilità, avrebbero dovuto dare le dimissioni e sfiduciarla. Non era più gestibile. La dimostrazione è la vicenda con la Segretaria in cui al voto per la risposta ad anac mancavano tre assessori. Ma probabilmente è il resoconto di dieci anni di dittatura.

    Reply
    • Vero, incontro meramente diplomatico. Riguardo la votazione, nulla di nuovo, visto che i 3 mancanti erano gli stessi della volta scorsa. Infine, credo trattasi di un decennio piuttosto all’ insegna del decisionismo: sempre meglio una sindaca che non si fa tirare per la giacchetta e tiene duro 10 anni invece di un sindaco che, dopo aver promesso la tanto decantata svolta, fa marcia indietro dopo soli 3 anni, senza nemmeno completare il suo primo mandato…. Ovvio che il mio discorso prescinde dagli schieramenti politici e dagli inevitabili errori.

      Reply
      • Chi sarebbe il Sindaco che si è tirato indietro? Magari ti potrà rispondere perché si è dimesso. Se il Dott. Zacchera volesse intervenire. Sai, certe volte le dimissioni sono più dignitose di “tenere duro” come dici tu. Oppure tenere il didietro incollato alla sedia e fare l’accidente che ha voluto, come penso io. Grazie.

        Reply
        • Punti di vista. Ad ogni modo, non si capisce come mai non siamo mai giunte spiegazioni in proposito.

          Reply
          • Le spiegazioni le avrà date a chi doveva darle. Ora stiamo parlando di altro, non di cose di tredici anni fa. Stiamo parlando di faide interne al PD.

          • E allora? La sostanza del discorso non cambia.

          • Certo, a tutti tranne che ai cittadini ed ai suoi elettori in primis, con buona pace del benaltrismo di convenienza….

  2. Il Duca di Pallanza 13 Aprile 2024, 10:13

    Concordo perfettamente, dovevano metterla nelle condizioni di andarsene ben prima di adesso.

    Reply
  3. Giulio Andreotti 13 Aprile 2024, 13:25

    Un decennio con un uomo solo al comando

    Reply
    • E soprattutto con gli attributi.

      Reply
      • Ah, senza dubbio. Ma avere gli attributi non significa governare bene. Come in questo caso. Se fosse stata di destra quantomeno sarebbe stata appesa a testa in giù. Ma si sa che se hai gli attributi a sinistra sei un grande politico, a destra sei un fascio.

        Reply
        • Col solito vittimismo a corrente alternata ed a senso unico non si va da nessuna parte.

          Reply
          • Vittimismo? Sei il campione del vittimismo! Quello che scrivi sembra dettato dal giglio magico appassito di quel fallito di Renzi. E infatti…

          • Difatti il fallimento si esprime attraverso questa continua ossessione condita di rancore. E difatti, appena il fiorentino ritorna alla ribalta….

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.