PROGETTO VCO: NEL VCO DATI DEL CONTAGIO ALLARMANTI, LINCIO EVITI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI E INOPPORTUNI

PROGETTO VCO:  NEL VCO DATI DEL CONTAGIO ALLARMANTI, LINCIO EVITI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI E INOPPORTUNI

Il gruppo di minoranza in consiglio provinciale Progetto VCO dissente fortemente e si oppone alla richiesta di uscita dalla zona rossa inviata al presidente Cirio dal presidente della Provincia Arturo Lincio,  ritenendola basata su una interpretazione soggettiva e non veritiera della reale situazione sanitaria della Provincia. Ecco il comunicato diffuso:

Oltre ad essere tale richiesta fuori tempo rispetto all’entrata in vigore effettiva del DPCM del 4 novembre, ci stupisce che Lincio, dopo aver negato in questi anni la competenza della Provincia in materia sanitaria, ed essersi rifiutato di intervenire come Provincia nel dibattito sul futuro della nostra sanità e sulla scelta dell’ospedale unico, sia in grado ora anche di interpretare i dati epidemiologici e la situazione sanitaria del territorio della nostra Asl, minimizzando quella che in realtà è purtroppo una situazione che si sta rivelando ben più grave di quella che ci ha colpito nella prima ondata. Dati, tra l’altro, che vengono forniti alla Regione che a sua volta li invia al Ministero della Salute.

Dati che ci dicono che la curva dei contagi nella nostra Asl è in continuo aumento, così come ricoveri e terapie intensive occupate, e che abbiamo la responsabilità e necessità di tutelare la salute dei nostri cittadini, il sistema sanitario ospedaliero e territoriale e bloccare la diffusione del virus ora, attraverso questo periodo di chiusura che ci indica in zona rossa ed in un area fortemente a rischio tra Lombardia e Svizzera.

Invitiamo il Presidente Lincio ad evitare atteggiamenti irresponsabili ed inopportuni, con un evidente intento politico, lasciando a chi ha competenza in materia sanitaria la decisione. Siamo consapevoli che questo periodo di chiusura costerà sacrifici a molte imprese ed attività produttive (nonostante gli aiuti di Governo ed enti locali), ma la lotta alla diffusione del COVID 19 viene prima, proprio per permettere in prospettiva una ripresa economica.

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