SGOMINATA DAI CARABINIERI BANDA RESPONSABILE DI 29 FURTI IN ABITAZIONI E ALTRI REATI

SGOMINATA DAI CARABINIERI BANDA RESPONSABILE DI 29 FURTI IN ABITAZIONI E ALTRI REATI

Di 29 rapine e furti seriali in abitazioni (17  a Verbania e nel  Vco, gli altri nelle province di Novara e Varese), nonchè di plurimi episodi di furti di auto e ricettazione di refurtiva compiuti lo scorso anno sono ritenuti responsabili D.F., 41 anni, e T.K., 27 anni,  albanesi clandestini e senza fissa dimora, detenuti a Lodi e a Monza.  A conclusione delle indagini nei loro confronti, coordinate dal sostituto procuratore Gianluca Periani,  i Carabinieri del  Nucleo investigativo del Comando provinciale di Verbania hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale verbanese.  L’indagine prese il via nello scorso mese di giugno quando si rilevarono diversi furti in abitazioni di comuni rivieraschi del Lago Maggiore e si è avvalsa delle immagini riprese da telecamere presenti nelle zone in cui si sono verificati i reati, nonchè del ritrovamento di auto di grossa cilindrata rubate per effettuare i furti e poi abbandonate.  D.F. è già noto alle cronache locali per essere stato tratto in arresto nel 2006 dopo un rocambolesco inseguimento con le Forze dell’Ordine in seguito ad un furto a Vignone ed è stato tratto  nuovamente in arresto a settembre dovendo scontare una pena residua di 5 anni di reclusione, mentre T.K.  è stato individuato e tratto in arresto lo scorso mese di luglio dai Carabinieri di Verbania a Sesto San Giovanni dovendo scontare una pena residua di 2 anni e 5 mesi, sempre per furti in abitazioni.  Tra gli episodi che hanno visto i due particolarmente pericolosi e spregiudicati, vi è quello di rapina aggrabata in cui il 19 luglio scorso sono penetrati in una villetta a Gignese nonostante vi fosse una stanza illuminata. All’interno avevano sorpreso, immobilizzato e rinchiuso in una stanza il proprietario, asportando poi una cassaforte a muro.  Il danno economico complessivo  dei colpi portati a termine ammonta a circa un milione di euro; la refurtiva è stata in parte già restituita agli aventi diritto.

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