SINDACI DEL CUSIO PROSPETTANO L’ABBANDONO DELLA ASL VCO. UNA SITUAZIONE PREOCCUPANTE

SINDACI DEL CUSIO PROSPETTANO L’ABBANDONO DELLA ASL VCO. UNA SITUAZIONE PREOCCUPANTE

Le valutazioni espresse da alcuni sindaci del Cusio sulla possibilità di abbandonare l’Asl Vco e di entrare in quella di Novara, sono il segno evidente di una situazione complessa e di disagio per la sanità della provincia azzurra, che vede Asl e  Regione Piemonte incapaci di dare risposte al territorio e al suo bisogno di una sanità pubblica di qualità. L’accordo siglato dalla Regione per la costruzione di una nuova ala dell’ospedale di Borgomanero è un ulteriore elemento che sancisce la situazione preoccupante del Vco.  Sui problemi aperti e sul delinearsi della prospettiva di abbandoni dal Cusio interviene il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini:   Nessuno di fatto ha notizia sul futuro degli ospedali, dove rimangono solo vaghe promesse di ristrutturazione, nessun progetto concreto su quali servizi e reparti ci saranno è stato presentato (o continueremo ad avere i due mezzi ospedali di oggi?) e sul come e se avremo il personale per le due strutture (molti medici intanto se ne vanno), visto che già ricorriamo in maniera elevata ai gettonisti.  È necessario che il Presidente della rappresentanza dei Sindaci Asl, il sindaco Gianmaria Minazzi, si attivi al più presto convocando tutti i Sindaci, per impedire che questa idea di abbandono dell’Asl avanzi. Lo si può fare però solo di fronte a un progetto serio e credibile della Regione Piemonte e dell’Asl che, ad oggi, non c’è. E’ evidente a tutti cittadini, invece, la diminuzione della qualità dei servi sanitari, l’aumento delle liste d’attesa, la sanità privata che soppianta quella pubblica.

Silvia Marchionini

  1. Oracolo+di+Intra 16 Novembre 2023, 12:23

    e’ la miglior cosa da fare ,abbandonare l’ASL14 e passare direttamente con quella di Novara e Borgomanero con qualche accordo con quella svizzera aggiungerei se si potesse fare.

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  2. Occorre scindere la valutazione puramente economica che presumo sia a vantaggio della ASL VCO dalla assistenza di base che tali Comuni in atto hanno. Quasi tutti i residenti in quei Comuni vanno, da sempre, a farsi curare nella ASL Novara e sono quindi una delle fonti significative di mobilità passiva che verrebbe così a ridursi; inoltre i costi fissi per l’ assistenza medica, infermieristica e sociosanitaria non sarebbero più a carico della ASL VCO; ma per i residenti in quei Comuni non penso sia conveniente in quanto i servizi di base che in atto sono assicurati non é detto che verranno poi mantenuti cambiando di ASL. Ricordo che allorché si decise la “zonizzazione” delle USSL (antenati delle attuali ASL) ai fini di istituire e mantenere la USSL e distretto “Cusio” occorreva raggiungere un n.minimo di abitanti e ciò avvenne inserendo questi Comuni di “frontiera” (offrendo loro delle “garanzie”), ma da anni l’ASL é unica per tutto il VCO e non ha più 3 Distretti ma un unico Distretto e quindi tale “esigenza” di un n.minimo di abitanti pena la perdita della USSL e Distretto Cusio é venuta meno. Quindi fossi un abitante in quei Comuni preferirei restare nella ASL VCO che mi eroga dei servizi “di base” che probabilmente non avrei più e resto comunque libero (da sempre) di andare nel presidio Ospedaliero a me più vicino o più gradito.

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    • Disamina ineccepibile.

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      • Concordo,ma si continua da moltissimi anni ad andare altrove (borgo,novara) in Lombardia soprattutto a farsi curare

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      • La riduzione dei servizi sanitari, anche solo per accorpamenti territoriali, va a discapito soprattutto degli anziani per la loro ridotta mobilità e soprattutto a favorire il servizio privato che si dostituisce al pubblico

        (convenzionato) ma sempre a carico dei cittadini. adina

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