Si riaccende il contenzioso sulla fornitura dell’acqua allo Stadio Pedroli tra il Comune e la Società Verbania Calcio, che chiede all’amministrazione di provvedere alla riparazione delle perdite che a norma di convenzione è a suo carico e al pagamento delle maxi bollette ammontanti a 45.000 euro proprio in seguito alle mancate riparazioni. Mentre l’acqua allo stadio è chiusa e sul caso si annuncia una battaglia legale, ecco la risposta che giunge oggi dal Comune alle richieste della Società: Il Comune di Verbania precisa e ribadisce che la perdita scoperta nel gennaio 2013 che ha determinato l’elevato importo delle bollette è riconducibile allo schiacciamento del tubo molto probabilmente avvenuto durante i lavori allo Stadio che la società ha eseguito nel 2012. Ciò che ne è derivato in termini economici è stato riconosciuto dal Verbania Calcio quando ha dilazionato il debito impegnandosi a saldarlo. Sulle perdite segnalate dal Verbania calcio a inizio 2014, verificate nel mese di gennaio durante un sopralluogo, il Comune ha individuato il guasto e, riconosciutolo come manutenzione straordinaria, ha già provveduto a ripararlo. Più in generale il Comune è sempre intervenuto tempestivamente quando è stato avvisato di guasti o perdite. I rapporti contrattuali tra Acque Novara-Vco e Verbania Calcio sono di natura privata e non coinvolgono direttamente l’Amministrazione comunale e i suoi uffici. Ciononostante il Comune è sempre intervenuto per garantire la fruibilità e l’utilizzo degli impianti, anche a tutela dell’attività di prima squadra e settore giovanile, che non ha subito interruzioni.
SU IMPIANTO E BOLLETTE DELL'ACQUA BATTAGLIA LEGALE TRA VERBANIA CALCIO E COMUNE
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