SUL FONDO “VERBANIA SOLIDALE” MINORANZE CRITICHE CON L’AMMINISTRAZIONE

SUL FONDO “VERBANIA SOLIDALE” MINORANZE CRITICHE CON L’AMMINISTRAZIONE

I gruppi consigliari di minoranza Insieme per Verbania, Prima Verbania, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle intervengono in merito al Fondo Verbania Solidale a sostegno di imprese, commercianti, famiglie e lavoratori criticando l’operato dell’amministrazione comunale. Essa viene accusata di non voler collaborare in un momento che richiede unità per affrontare la crisi, rifiutando ogni disponibilità e non rispettando quanto deciso nella riunione dei capigruppo. Ecco il comunicato diffuso:

In un momento delicato e nel quale gli effetti della crisi economica si manifestano nella propria drammaticità, appare necessario unire la Città in uno sforzo di mezzi e di risorse per dare risposte concrete.

Questo e’ lo spirito che ha contraddistinto l’attività dei nostri gruppi consigliari di minoranza e sulla base del quale anche su nostra proposta e’ nato il Fondo Verbania  Solidale a sostegno di imprese, commercianti, famiglie e lavoratori che non può certamente limitarsi agli attuali 35.000 euro: essi sono assolutamente insufficienti per fare fronte alla tragica emergenza economica derivante dalla gestione di quella sanitaria, in particolare per le attività economiche, lasciate pressoché sole nel fronteggiare spese e costi purtroppo inalterati, però a fronte di ricavi inesistenti. 

Tale fondo, perciò,   a nostro avviso,  dovrà essere rafforzato con sostanziali risorse di bilancio comunale (oltre a quelle frutto di donazioni) affinché possa dispiegare la propria efficacia: questo è il momento del coraggio non solo nella gestione dell’emergenza sanitaria, ma anche nel sostegno a chi dà lavoro nel nostro territorio e IL COMUNE DEVE ESSERE IL PRIMO FINANZIATORE DI QUESTO FONDO!

Proprio per questo motivo ieri  la Conferenza dei Capogruppo, presente anche il Sindaco, non ha dato alcun mandato alla giunta municipale ma ha confermato, non appena in possesso dei dati completi che l’amministrazione non ha ancora fornito e quindi, definito l’ammontare delle risorse disponibili, di dare all’Amministrazione alcuni indirizzi di merito e di metodo che, definiti in modo unitario, avrebbero dovuto permettere una gestione il più possibile condivisa del Fondo Verbania Solidale.

Per sburocratizzare, semplificare e agire con tempestività siamo sempre disponibili anche a risentirci nel giro di 24 ore e la stessa celerità la chiediamo a Sindaco ed assessori nel fornire i dati di bilancio necessari per definire le idonee importanti risorse da destinare a questo fondo dando assoluta priorità all’emergenza che vivono le imprese, i commercianti, i lavoratori e le famiglie rispetto ad interventi ed azioni che possono essere procrastinati. 

Malgrado tale decisione, apprendiamo con non poco stupore che l’Amministrazione nella seduta di giunta del 24 aprile si è data autonomamente gli indirizzi di gestione del Fondo, prescindendo da quanto deciso e concordato nella riunione dei capigruppo. Anzi apprendiamo del coinvolgimento della Fondazione del Buon Lavoro, cosa di cui né il Sindaco, né l’assessore,  né la maggioranza nella riunione dei Capigruppo del 23 aprile, tenutasi  dunque il giorno precedente la seduta di giunta, hanno fatto alcun cenno. Nella logica degli annunci, come spesso accade, l’abbiamo letto il giorno successivo alla riunione dei capigruppo. 

Decidendo di anteporre alla logica della collaborazione quella dell’autosufficienza, della visibilità immediata ed a tutti i costi, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale hanno perso un’occasione importante per declinare in termini di fatti concreti quello spirito di collaborazione nell’interesse della Città invocato a parole, ma poi smentito dai fatti. Chiediamo, perciò, una reale dimostrazione della volontà di gestire congiuntamente questo momento di gravissima emergenza!

In un momento storico così difficile avevamo dato tutta la nostra disponibilità a collaborare ma evidentemente la cosa non è gradita. Spiace doverlo constatare, a maggior ragione, in una fase critica come quella attuale.

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