SULL’EPISODIO DI VIOLENZA ACCADUTO A PALLANZA LE DOVEROSE RIFLESSIONI E CIO’ CHE NON VORREMMO SENTIRE

Sul grave episodio accaduto a Pallanza dove un giovane cingalese, venditore di rose, ha subito la violenza di un aggressore che, dopo averlo provocato scaraventandogli a terra la bicicletta, lo ha colpito con pugni e gli ha aizzato contro il cane che teneva al guinzaglio, sono doverose le riflessioni per stigmatizzare il clima di violenza in cui maturano simili fatti e non ne mancano da parte dei nostri lettori. Riceviamo anche la seguente nota dell’associazione “NonSoloAiuto” di Verbania: Esprimiamo sdegno per il grave episodio di violenta intolleranza e manifestiamo totale solidarietà al giovane venditore ambulante, noto a molti verbanesi come ragazzo gentile ed educato.  Non vorremmo che sia iniziata una gara di emulazione di quanto accaduto il 29 luglio a Civitanova Marche, con l’uccisione in pieno centro del nigeriano Alika Ogorchuvkwu.  Notiamo con soddisfazione che qui a Pallanza i cittadini presenti sono intervenuti per fermare l’aggressore, che sul posto sono intervenute le forze dell’ordine ed un’ambulanza e inoltre che un noto personaggio cittadino ha denunciato pubblicamente il fatto e gliene siamo grati.  Verbania è una città storicamente solidale: auspichiamo che questo sia e resti un episodio isolato e chiamiamo la cittadinanza alla vigilanza democratica contro simili ignobili gesti.  Riteniamo particolarmente importante quest’ultima considerazione anche perchè  sull’accaduto ascoltiamo e riceviamo pure dichiarazioni becere imbevute di squallido razzismo se non di semplice ignoranza.  C’è addirittura chi si scaglia contro il cittadino che per primo ha denunciato con forza e con la doverosa indignazione l’accaduto! Ci sembra ovvio che non pubblicheremo e non faremo da cassa di risonanza a simili commenti che squalificano i loro autori e forniscono l’immagine  distorta di un tessuto sociale che resta invece fondamentalmente ispirato a principi di tolleranza, integrazione e solidarietà.