TURISMO, L’EMERGENZA DELLE EMERGENZE IN UN CONFRONTO TRA AMMINISTRATORI E OPERATORI

TURISMO, L’EMERGENZA DELLE EMERGENZE IN UN CONFRONTO TRA AMMINISTRATORI E OPERATORI

Quella del turismo si può definire a giusta ragione l’emergenza delle emergenze, in particolare per un  territorio come il nostro a forte vocazione turistica e in cui pertanto il settore rappresenta un pilastro ed un motore trainante dell’economia.  Le cifre sono impietose al riguardo, laddove parlano di ingressi ai luoghi di principale attrazione che nei primi mesi della stagione hanno fatto registrare crolli superiori al 90 per cento.  Dell’argomento e dei modi per affrontare la crisi, con riguardo all’immediato da un lato e alle politiche da attuare per il lungo periodo dall’altro, si è parlato a Villa Giulia in un incontro che ha visto la presenza di sindaco Marchionini, presidente del consiglio comunale Albertella, capigruppo consiliari, Pastore per il Distretto dei Laghi, Sartoretti per Confcommercio, Manoni per Faita, Di Sessa per Federalberghi, Saglio per i tour operator. E’ pure intervenuto in collegamento telefonico il principe Vitaliano Borromeo.  Dal confronto è emersa non solo la lettera urgente inviata dagli intervenuti a  Presidente del  Consiglio dei Ministri,  Ministro degli Affari Esteri, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo a proposito della riapertura delle frontiere (che abbiamo già pubblicato), ma anche un grido di allarme lanciato con forza ed urgenza assoluta.  Un segnale forte, insomma,  per evidenziare l’esigenza di un forte, tempestivo e concreto sostegno ad ogni livello istituzionale e di un efficace ed immediato piano di rilancio  a livello nazionale ed estero con il coinvolgimento delle istituzioni e dei principali operatori pubblici e privati. Misure doverose per un territorio che, come hanno ricordato Albertella e Marchionini,  in ambito regionale è secondo solo a Torino con oltre 3 milioni di presenze, in massima parte di stranieri.  Il rilancio richiede senza alcun indugio misure adeguate tra cui l’avvio di una campagna promozionale di marchio delle eccellenze del Lago Maggiore e delle sue valli e non può prescindere dalla necessità  prioritaria e improrogabile della riapertura delle frontiere che tutti devono sostenere con volontà unanime.

Sono stati naturalmente rimarcati i vari aspetti della questione. Nell’immediato si è rimarcato il sostegno che può derivare da una adeguata valorizzazione e promozione del turismo di prossimità, sul quale però alcuni non mancano di esprimere le loro perplessità.  Pastore ha sottolineato l’assoluta inadeguatezza nella prevista distribuzione degli aiuti da parte della Regione Piemonte che non ha capito la drammaticità della situazione ed ha aggiunto che qualche prospettiva confortante potrebbe delinearla il settore extralberghiero.  Sulla necessità di adeguate agevolazioni si è soffermato il principe Borromeo.  La situazione disastrosa di molte imprese del settore commerciale e alberghiero è stata evidenziata da Sartoretti e Di Sessa, per la quale nell’attuale frangente è indispensabile tornare a parlare di voucher, misura che vede d’accordo gli stessi dipendenti.  Per Manoni importante è naturalmente salvare il salvabile nella attuale stagione in cui peraltro tutto si ridurrà al minimo, ma si deve da subito lavorare anche per il prossimo anno per una vera ripresa.  Altri aspetti oggetto di discussione sono stati il prolungamento della stagione turistica valorizzando meglio le risorse esistenti e l’importanza di fare sistema, operando con unità di intenti all’insegna della compattezza, della politica del fare, della fiducia nei propri mezzi e degli altri aspetti positivi che la crisi ha fatto emergere.  Intenti lodevoli ed auspicabili sul cui mantenimento dopo la pandemia qualche dubbio peraltro è emerso, come pure non sono certo sopite le contrapposizioni politiche. Così alle accuse alla Regione di sottovalutare gravemente l’importanza turistica del Vco, giunge subito la replica dell’onorevole Cristina per la quale è il Governo centrale a bistrattare il turismo.

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