UN ANNO FA L’ANNUNCIO DEL NUOVO ASSETTO OSPEDALIERO NEL VCO…

UN ANNO FA L’ANNUNCIO DEL NUOVO ASSETTO OSPEDALIERO NEL VCO…

E’ passato esattamente un anno dacchè la Giunta regionale annunciò il nuovo assetto ospedaliero per il Vco. Un “anniversario” che non passa inosservato e che stimola anzi da più parti. commenti polemici. Ecco di seguito una nota della segreteria provinciale Vco del Partito Democratico (la quale evidenzia che in un anno nulla si è mosso e nessun atto ufficiale è stato fatto che dia seguito agli intenti allora manifestati) ed una di tono analogo dell’onorevole Enrico Borghi dal titolo “Un anno buttato”.

Un anno fa l’annuncio in pompa magna a Tecnoparco dell’assessore alla sanità della regione Piemonte Icardi e del capogruppo della Lega Preioni sul nuovo progetto di assetto degli Ospedali per il Vco. Sintetizzando, la loro proposta era: no all’ospedale nuovo e baricentrico messo in campo dalla precedente Giunta regionale di centro sinistra a Ornavasso collina (con le risorse economiche già disponibili), in alternativa un nuovo ospedale (nei numeri, per noi, di serie b) a Domodossola e la privatizzazione di quello di Verbania senza Dea. Un progetto, tra l’altro, che non faceva minimamente riferimento alla medicina territoriale.
Senza entrare nuovamente nel merito di quella (sbagliata) proposta, commentiamo che siamo a un anno da quell’annuncio e nulla si è messo. Nulla. Non una delibera, un documento, un atto di indirizzo, una slide, un pezzo di carta votato, redatto, presentato, nemmeno pensato aggiungiamo noi, dalla Giunta regionale del Presidente Cirio o dal suo Assessore alla sanità. Non vale nemmeno la scusa dell’emergenza Covid: non servono sforzi speciali per portare avanti un progetto, pensarlo, discuterlo, presentando e/o votando almeno una delibera di Giunta. Se ci si crede. Evidentemente è un progetto che non andrà da nessuna parte e non vedrà mai la luce. Non ci crede la Giunta regionale, e questo lo si è capito, e forse non ci crede nemmeno chi lo ha proposto, il capo gruppo della Lega Preioni.
Quello che ci preoccupa è che la sanità del Vco è quindi senza un progetto, una visione, una direzione da seguire, con il personale sanitario abbandonato e mai consultato e gli amministratori locali dimenticati. Anzi presi in giro come quelli dell’Ossola chiamati a decidere l’ubicazione di nuovo ospedale, ed ora abbandonati, come tutti.
L’emergenza non può essere la scusa per non discutere e decidere del futuro sanitario del VCO, anche perché le risorse destinate al nuovo ospedale dalla precedente Giunta regionale di centro sinistra erano concrete e ora rischiano di sparire nell’immobilismo generato da questa Amministrazione e spostati su altri investimenti in Piemonte.
Se il progetto di Preioni non esiste più è necessario che gli Amministratori e il territorio siano chiamati a discutere di quale idee alternative ha in mente (se le ha) la Giunta Cirio. Se c’è qualcuno in Regione che si occupa di sanità e ha uno straccio d’idea batta un colpo.
Noi aspettiamo: magari fra altri 365 giorni, ci ritroveremo a scrivere del secondo anniversario.

Alice De Ambrogi Segretaria Provinciale Pd – Segreteria provinciale Pd Vco

UN ANNO BUTTATO
Un anno fa, le famose “slides” dell’ineffabile assessore Icardi e la dichiarazione del Presidente della Regione sulla immaturità del Verbano Cusio Ossola.
In un anno, parole su parole, polemiche a non finire, promesse al vento.
Non c’è una delibera, un atto formale, un documento giuridico che abbia mai tradotto nei fatti le chiacchiere di quel pomeriggio.
L’unico atto concreto lo abbiamo fatto noi, a Roma, stanziando ufficialmente i 60 milioni di fondi statali per l’ospedale unico baricentrico del VCO. Soldi che la Regione Piemonte non usa, lascia fermi, in un momento nel quale gli investimenti nella sanità pubblica sono decisivi.
Recentemente -udite udite- la Regione Piemonte, per bocca di autorevoli esponenti, ha ammesso di aver fatto “errori comunicativi” e ci ha fatto sapere di aver commissionato uno studio in materia. Uno studio! Dopo 30 anni di discussioni, dibattiti, polemiche. Un antico adagio dice che quando non si vuole fare qualcosa, si commissionano studi e si istituiscono commissioni. In Piemonte ne stiamo avendo l’ennesima prova.
Onorevole Enrico Borghi

 

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