UN GIUDIZIO CRITICO SUL “MAGGIORE”

UN GIUDIZIO CRITICO SUL “MAGGIORE”

 

Dopo la premiazione del progetto del Teatro Il Maggiore, giudicato tra le architetture eccellenti mondiali dal Chicago Athenaeum,  Museo statunitense del design e dell’architettura,  e unica opera italiana premiata tra i 75 finalisti, Marco Zacchera ci segnala il commento seguente apparso su Facebook questo commento a firma dell’architetto Flavia Brenci, tra i progettisti del Gruppo Stone che ha ideato l’opera.

Nel 2007, vinsi con un gruppo di amici un concorso internazionale di progettazione per il Teatro Urbano di Verbania. Nel 2009, il progetto che avevamo ideato venne trasferito dalla nuova amministrazione sul lago. Spostammo il teatro, cercando di legarlo al nuovo luogo, riuscendoci pure. Nel 2013, il progetto esecutivo e la realizzazione del nostro progetto venne affidato ad altri mediante appalto integrato. Nel dicembre 2016 , all’inaugurazione del teatro/centro culturale non è stato possibile partecipare’.

Potrei dire tanto di come il nostro progetto è stato interpretato e come sia lontano dai canoni di qualità  che distinguono il mio fare architettura e quello del gruppo di architetti/amici che lo ha ideato, ma quello che ci tengo a sottolineare è che il nostro progetto ha vinto l’International Architecture Awards 2017 per la categoria musei e spazi culturali, unico progetto italiano di questa edizione del premio. Non abbiamo ricevuto una che fosse una chiamata o comunicazione dal Comune di Verbania, per congratularsi di questa comunque ‘comune’ vittoria. Peggio ancora amici che – presi dall’entusiasmo della notizia – sono andati a vederlo lo hanno trovato in avanzato stato di degrado, nonostante sia attivo nella sua programmazione.

Cara città  di Verbania, hai, a questo punto oggettivamente, un gioiello nelle tue mani, trattalo con la cura e con il respiro internazionale che gli spetta, perché è solo e semplicemente un valore aggiunto e non un depauperamento. Per i ringraziamenti ne possiamo anche fare a meno, noi la nostra gratificazione l’abbiamo ricevuta, nonostante tutto.

Architetto Flavia Brenci

Foto Luigi Ieronimo

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