UNA LETTERA AL SINDACO DI SION PER LO SFREGIO AL CIPPO ALLE VITTIME DELLE FOIBE

UNA LETTERA AL SINDACO DI SION PER LO SFREGIO AL CIPPO ALLE VITTIME DELLE FOIBE

Il presidente del Comitato 10 Febbraio di Verbania, Fabio Volpe, ha inviato una lettera al sindaco di Sion, Philippe Varone,  in merito allo sfregio al monumento in ricordo delle vittime delle foibe sul lungolago verbanese per il quale il Comitato ha presentato denuncia alle Forze dell’Ordine. L’iniziativa nei confronti del primo cittadino del Canton Vallese trae origine dal fatto che, come si evince dalla  documentazione fotografica, per il vile gesto si può facilmente risalire ad una  matrice proprio d’origine vallese.  L’aspetto che più ha indignato me personalmente  e tutto il  direttivo del Comitato che presiedo, nonchè tutte le persone di buon senso – scrive Volpe -,  è il sottinteso negazionismo e l’oltraggio morale verso le migliaia di persone  che hanno dovuto subire i patimenti inflitti dal comunismo del maresciallo  Tito, seviziate ed infoibate con inaudita crudeltà; ancor più  sono state allontanate dalle loro Terre d’origine subendo l’ulteriore  umiliazione di perdere ogni loro bene, la stabilità della loro quotidianità e,  spesso, gli affetti più cari.  Il C10F esprime la propria condanna per tutti questi vili atti di  vilipendio contro i monumenti volti al ricordo delle vittime di qualunque  barbarie perpetrata contro innocenti vittime di qualunque persecuzione. Certi che anche Lei vorrà esprimerci solidarietà e vicinanza per l’infame gesto.

Nelle foto l’oltraggio al cippo e Fabio Volpe

  1. Quante vili stupidate si leggono dette da nostalgici di u regime che sta tornando dalle tante in cui ha vissuto per decenni

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  2. Questi personaggi , oltre a ricordare i poveri Italiani che hanno subito queste tristi eventi,perchè non ricordano le migliaia di morti Croati, civili anch’essi , a mano fascista sull’ isola di ARBE, campo di prigionia gestito dall ‘ Italia nel ’41/42/sino all’ armistizio del 43.
    Vi furono “ospitati” nel peggior modo possibile sino a 10.000 internati dei quali si contano almeno 3.500 morti di cui alcune centiaia di bambini ! Famoso il comandante del campo episodi di brutalità da parte del colonnello dei carabinieri Vincenzo Cuiuli, il quale, nonostante ciò violasse le norme italiane, faceva incatenare a dei pali gli internati in punizione. L’alimentazione totalmente insufficiente rese gli internati particolarmente deperiti e soggetti a diverse malattie, tra cui le infezioni intestinali che provocarono un tasso di mortalità molto alto. Secondo alcuni ricercatori ciò rispondeva ad una precisa politica volta a mantenere sotto controllo gli internati.
    Visto che ho avuto la possibilità di scendere sull’ isola di Aerbe Vi posso assicurare che su quella parte dell’ isola non cresce un filo d’eba neanche a seminarlo , una pietraia. Sarebbe ora di essere meno di parte e più obbiettivi su un periodo non certamente non da “italiani brava gente” ! N.B Vorrei sapere cosa c’entra con un’adesivo il Sindaco di Sion , Mi sà di iniziativa fatta a scopo pubblicitario, tanto per alzare un pò di polvere, come avviene il quel di Roma.
    Alegher……. Ugo Lupo

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    • Le medesime brutture in circostanze praticamente identiche, sia soggettive che oggettive, accaddero su un’altra isola sempre al largo dell’ ex Jugoslavia: Goli Otok, la c.d. Isola Calva. Però a parti invertite, cioè i carnefici erano i partigiani titini. Questo è un ennesimo esempio della crudeltà di tutte le dittature, con o senza proletariato. Situazioni che difatti sono state ricordate alla fine dell’ articolo di cui sopra e che stiamo commentando. Tornando al presente, ho notato che i recenti conflitti, cioè quelli russo ucraino e israelo palestinese, hanno portato molti a parlare in maniera impropria di nazismo, antisemitismo e antisionismo da un lato, e sionismo dall’ altro. Perché i prossimi potremmo essere noi… Come mai sui conflitti pluridecennali in Africa non si sentono argomentazioni simili?

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  3. Carissimo Sinistro , scusami ma le due cose possono sembrare essere simili ma, c’ è una grossa differenza Tito si è accanito sopratutto su i suoi cittadini rei di non essere allineati al suo ” potere” , ad Arbe di contro ,sono stati Italiani a compiere le peggiori efferatezze, su altri popoli ritenuti “inferiori”, non nascondiamoci dietro alle nefandezze fatte da altri per giustificare le proprie responsabilità. Comunque per l’africa i conflitti sono prettamente derivazioni da fatti tribali mescolati ad interessi economici fomentati spesso da vari interessi esterni . Lì il sionismo, antisemitismo, il nazismo hanno poco da fare non essendo estranei ai luoghi. Gli unici ebrei neri erano in somalia/eritrea e lo stato di Israele se è portati a casa ,in Israele con un ponte aereo.
    Comunque se certi fatti sono successi sono reazione ad altri subiti. Ugo Lupo

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    • Difatti non sto minimizzando né giustificando alcunché, sto solo esponendo un punto di vista obiettivo ed imparziale, perché nel male non ci sono differenze. Riguardo Tito, come tutti i dittatori, ha agito contro chiunque ritenesse un ostacolo alla suo regime politico basato sul nazional comunismo, nonché alla sua visione economica di un socialismo di mercato, indipendentemente da cittadinanza, nazionalità e credo politico o religioso. Non penso ci si possa nascondere dietro un dito, perché è fattuale. Riguardo le ben note vicende africane, il mio era un discorso sul razzismo e le discriminazioni etniche in generale, che ovviamente contribuiscono a destabilizzare ulteriormente un quadro socio-politico-economico già di per sé molto fragile. Per il resto, concordo sul fatto che azione e reazione siano reciproche, 2 facce di una stessa medaglia.

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  4. Soliti stupidi senza rispetto che pensano che il comunismo sia buono. Ignoranti sensa speranza.

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    • Il vandalismo non c’entra nulla con l’ ideologia.

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    • Inoltre nessun totalitarismo od autoritarismo di sorta può essere considerato un fattore positivo. Ecco perché molti studiosi parlano di fascismo nero, rosso e verde. Cioè, rispettivamente nazismo, comunismo e fondamentalismo islamico

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  5. In realtà il regime di cui parli è sempre stato presente e si chiama comunismo. Oggi i comunisti e i nazisti di hamas sono pappa e ciccia. Basta vedere le schifose manifestazioni. Difendete gente che taglia la testa ai bambini e tratta le donne comr schiave. E poi il problema è il governo di destra? Il problema è gente come te…

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    • Se ti riferisci a me, dalle mie parole è fin troppo evidente che non sto difendendo nessun carnefice, anzi li condanno tutti, senza distinzioni o giustificazioni di sorta. Riguardo questo governo, che tra l’ altro non ho affatto nominato, come tanti altri di qualsivoglia colore politico, non è certo esente da errori, visto che nessuno è perfetto. La contraddizione secondo me consiste nel cercare sempre di fare dei distinguo, a senso unico. Cosa alla quale non sono estranei nemmeno molto politici, a destra e a manca. Forse, prima di attaccare gratuitamente un interlocutore che esprime il proprio pensiero in modo pacato, sarebbe cosa buona e giusta sforzarsi di leggere con attenzione ed imparare ad essere un tantino rispettosi, mettendo da parte il mestiere di odiatori seriali. Vedi, questo è un comune esempio del fatto che gli estremismi non hanno colore e sono sempre tra noi. Il problema è che molti non se ne rendono conto perché fa parte della loro natura!

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    • Purtroppo la guerra porta solo morte e distruzione, ecco perché l’ odio travolge tutti, senza distinzioni di sorta. E questo due conflitti cui assistiamo ne sono una triste prova, l’ ultima di una lunga ed interminabile serie.

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