UNIONI CIVILI, UN INCONTRO PUBBLICO DEL PD. E IL FRONTE NAZIONALE DENUNCIA “UN GRANDE BLUFF”

UNIONI CIVILI, UN INCONTRO PUBBLICO DEL PD. E IL FRONTE NAZIONALE DENUNCIA “UN GRANDE BLUFF”

Istituzione del registro delle unioni civili. Verbania, il perché di una scelta è il tema dell’incontro pubblico che il Partito Democratico annuncia per lunedi 23 marzo alle ore 21 nella sala consiliare di Palazzo Flaim. Intervengono Micaela Campana, responsabile welfare e terzo settore segreteria nazionale Pd, Ilda Curti, assessore alle pari opportunità del Comune di Torino, il sindaco Silvia Marchionini, sindaco di Verbania e presiede Riccardo Brezza, segretario del  circolo Pd Verbania. Partecipano l’onorevole Enrico Borghi,  Aldo Reschigna vicepresidente della Regione Piemonte e  Antonella Trapani segretario provinciale del Pd.  La bozza del regolamento comunale sulle unioni civili è depositata in Commissione consigliare.

Sull’argomento c’è anche da registrare un comunicato dei consiglieri comunali Sara Bignardi e Giorgio Tigano del Fronte Nazionale che denuncia “un grande bluff”:   La legge regionale 3/2010 per l’assegnazione delle case popolari ed altre normative riguardanti i servizi sociali riconoscono il diritto di accesso per le tutele alla “famiglia anagrafica” come definita dall’art. 4 DPR 223 del 30/05/1989, specificando che per questa “si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune”, precisando inoltre che una famiglia anagrafica può essere costituita da un’unica persona. Il Pd lunedì  presenterà  il nuovo regolamento per il registro delle unioni civili sostenendo che con tale iniziativa saranno evitate discriminazioni per le coppie di fatto indipendentemente dal sesso. La legge regionale, già dal 2010, garantisce l’assegnazione delle case ed il sostegno di tutela a tutte le persone che decidano per motivi sociali ed affettivi di coabitare. Avendo la legge già creato le condizioni per superare le situazioni discriminatorie, è evidente che lo scopo del Sindaco è diverso: l’obiettivo è quello politico di equiparare la famiglia naturale, riconosciuta dalla Costituzione, con altri tipi di unione.

Nella foto Micaela Campana.

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