Il Movimento Difesa del Cittadino – Verbania, nella persona del presidente Ettore Francioli , esprime soddisfazione sugli sviluppi dell’inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica di Verbania nei confronti di Veneto Banca. E’ stato notificato – si legge in un comunicato – l’avviso di chiusura indagini a 43 dirigenti e funzionari di Veneto Banca e risultano tutti accusati di truffa aggravata in concorso. La notifica è a firma del sostituto procuratore Sveva De Liguoro e prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Chiamati in causa sono i vertici della banca messa in liquidazione lo scorso giugno ma anche semplici impiegate che nelle filiali del Verbano Cusio Ossola seguivano i piccoli risparmiatori. In cima alla lista degli indagati Vincenzo Consoli, l’ex potentissimo amministratore delegato arrestato due anni fa per aggiotaggio e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, il condirettore generale Mosé Fagiani, Massimo Lembo, compliance officer dell’istituto. Seguono i direttori delle agenzie di Veneto Banca di Cannobio, Cannero Riviera, Gravellona Toce, Villadossola, Druogno, Domodossola, Pieve Vergonte, Dormelletto e quelle di Verbania.
Interviene anche l’avvocato Clarissa Tacchini, fiduciario del Mdc Verbania: Apprendiamo con soddisfazione gli importanti passi in avanti dell’inchiesta. Le tante denunce depositate in Procura stanno dando i loro frutti. Siamo, come sempre, a completa disposizione dei risparmiatori traditi, per i quali ci costituiremo parte civile nell’imminente processo penale. Tutti coloro che intendono ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali possono contattare i seguenti recapiti: Movimento Difesa del Cittadino Verbania 339/8447490, verbania.mdc.it