INDAGINI SULLA BONIFICA DI PIEVE VERGONTE, IMMEDIATE LE RIPERCUSSIONI POLITICHE

INDAGINI SULLA BONIFICA DI PIEVE VERGONTE, IMMEDIATE LE RIPERCUSSIONI POLITICHE

Le indagini in corso ad opere dei Carabinieri del Noe di Torino sulla bonifica Syndial del sito di Pieve Vergonte vedrebbero almeno cinque indagati tra cui il presidente della Provincia del Vco, Stefano Costa.  Per quest’ultimo si tratterebbe di un atto dovuto proprio in qualità di presidente per reperire tutti gli elementi necessari per il procedimento. Le ripercussioni politiche però non si fanno attendere:  Non commento – dichiara Mirella Cristina candidata del centrodestra alla Camera nel collegio uninominale Vco – Alto Novarese – l’invio di avvisi di garanzia al presidente della Provincia Stefano Costa e alle altre persone secondo vari articoli indagate per la bonifica dell’ex Enichem di Pieve Vergonte. Mi limito a dire che mi auguro che tutto possa essere chiarito al più presto ed esaustivamente. Tuttavia, il caso ha voluto che proprio ieri mi segnalassero che le ricadute locali del maxi appalto per la bonifica sono molto limitate, cosa confermata anche dagli organi d’informazione. Ma come? Per mesi abbiamo sentito esponenti del Pd, a cominciare dall’onorevole Borghi, garantire che quest’opera avrebbe portato posti di lavoro e commesse e poi si scopre che non è così? Perché le nostre imprese non sono state tutelate? Perché il territorio al solito rimedia solo le briciole? Ecco un altro esempio dell’inaffidabilità del centrosinistra al governo e della sua politica degli annunci. Annunci che puntualmente si rivelano solamente parole in libertà.

Nelle foto il sito di Pieve Vergonte e Mirella Cristina

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.