L’AMMINISTRAZIONE DI COSSOGNO RISPONDE ALLA PROTESTA DEGLI AMBIENTALISTI PER IL MOTORADUNO E MODIFICA IL PERCORSO

L’AMMINISTRAZIONE DI COSSOGNO RISPONDE ALLA PROTESTA DEGLI AMBIENTALISTI PER IL MOTORADUNO E MODIFICA IL PERCORSO
Abbiamo pubblicato l’appello per fermare il motoraduno previsto nel Parco Val Grande sottoscritto e diffuso da Comitato Salvaguardia e Valorizzazione torrente San Bernardino, Comitato Terre di San Giovanni, Commissione Ambiente ARCI, Escursionisti Val Grande, Italia Nostra VCO, Legambiente VCO, LIPU, Pro Natura Piemonte, Salviamo il Paesaggio Valdossola. Sulla polemica sollevata giunge ora la seguente risposta da parte dell’amministrazione comunale di Cossogno:

Nelle scorse settimane, in alcuni incontri dedicati a discutere e programmare i diversi eventi che interesseranno il nostro territorio (con nostra soddisfazione, discretamente numerosi) è emersa la richiesta di poter organizzare un moto percorso nel nostro Comune. Ci è parso da subito interessante e proficuo coinvolgere tutte le frazioni proprio per far conoscere e pubblicizzare i nostri bellissimi luoghi. L’iniziativa avrebbe coinvolto un numero limitato di partecipanti (massimo 30) che, ripetiamo, avrebbero potuto conoscere luoghi potenzialmente ancora sconosciuti e da frequentare in futuro in altre occasioni. Il percorso si sarebbe sviluppato solo ed esclusivamente su strade quotidianamente utilizzate da veicoli a motore ed avrebbe interessato la zona di Cicogna solamente per un piccolo tratto. Ogni settimana la stessa tratta viene percorsa da centinaia di turisti ed escursionisti che partono da Cicogna per godersi la bellezza delle nostre valli. Smentiamo con assoluta fermezza che ci sia stata presentata la richiesta di convertire la manifestazione in un ciclo raduno, al quale, peraltro, saremmo molto interessati. 

Ribadiamo che l’Amministrazione di Cossogno è a favore di un turismo ecosostenibile, pertanto qualsiasi Istituzione/Ente/Associazione, in tale ambito troverà in noi la massima apertura. Siamo oltremodo convinti che fino a quando tutte le parti interessate ossia Stato, Regione, Provincia, Ente Parco Valgrande non investiranno le risorse necessarie alla creazione di vie di accesso alternative, sarà difficile realizzare un vero e proprio turismo ecosostenibile, poiché fino a quel momento gli unici mezzi in grado di rendere praticabile l’accesso al Parco ai numerosi turisti, anche occasionali, continueranno ad essere i veicoli a motore. Motociclette comprese. Questo non deve in alcun modo essere pretesto di polemiche che possano arrecare danno alle attività commerciali ed ai servizi presenti sul territorio.

Con assoluta tranquillità e spirito di collaborazione, abbiamo accolto la richiesta del Parco Val Grande, pertanto la manifestazione “Moto percorso gastronomico” si svolgerà comunque ma con un percorso modificato. Resta la limitazione di 30 partecipanti massimo. Siamo inoltre consapevoli che l’Ente stesso si dimostrerà coerente con quanto affermato circa gli investimenti citati in precedenza.

Tornando alla polemica, per dare seguito alle tante parole scritte e far sì che possano mutare in qualcosa di concreto, invitiamo le numerose associazioni ambientaliste firmatarie del comunicato, a partecipare ai gruppi di volontariato che il Comune, maggioranza ed opposizione unite, da settimane è impegnato ad istituire col fine di mantenere in ordine sentieri e strade del nostro territorio, rendendo maggiormente accessibili le mete tanto amate. Naturalmente accoglieremo tali associazioni anche nel caso in cui, per coerenza, dovessero decidere di dotarsi di falce, rastrello ed altri strumenti non atti a produrre rumori molesti per il nostro ambiente.

Volontari al lavoro sulla strada provinciale-

 

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