NUOVA PROTESTA DEGLI STUDENTI DEL FERRINI-FRANZOSINI: “NEGATI SPAZI DI DEMOCRAZIA E CONFRONTO. 431 FIRME PER RIPRISTINARE LA GIORNATA DELLO SPORT”

NUOVA PROTESTA DEGLI STUDENTI DEL FERRINI-FRANZOSINI: “NEGATI SPAZI DI DEMOCRAZIA E CONFRONTO. 431 FIRME PER RIPRISTINARE LA GIORNATA DELLO SPORT”

Dobbiamo nuovamente porre all’attenzione pubblica alcuni fatti avvenuti nella nostra scuola, che evidenziano la forte difficoltà di vedere riconosciuti diritti e spazi di democrazia e confronto.  Comincia con queste parole un comunicato con cui studenti dell’Istituto Ferrini Franzosini rinnovano la loro protesta:  pubblichiamo di seguito il testo integrale del comunicato, come naturalmente faremo con eventuali altri interventi che dovessero seguire da parte delle altre componenti scolastiche:

Il 28 aprile (dopo una richiesta già formalizzata il 6 aprile), si è convocato un Consiglio d’Istituto con all’ordine del giorno l’approvazione di un assemblea studentesca per discutere dello sfruttamento mafioso dei migranti (a cui avrebbe dovuto intervenire il presidente di ACMOS). L’assemblea è stata bocciata per pure questioni formali, mai eccepite prima (la mancanza del curriculm del relatore – richiesta mai avvenuta in precedenza – visto che erano sufficienti le informazioni riguardanti l’associazione di cui fa parte il relatore), e con motivazioni come “si sono già svolte troppe attività” e perchè in questo periodo di verifiche non si possono “perdere altre ore di lezione”.

Nello stesso consiglio d’istituto il Preside, pur non essendo un punto all’odg, ha chiesto ed ottenuto di  annullare la Giornata Dello Sport (svoltasi regolarmente negli scorsi anni), facendola diventare un’attività extrascolastica.
La settimana seguente, il 4 maggio, gli studenti hanno convocato un assemblea d’istituto per discutere dei fatti successi a cui ha partecipato la quasi totalità dei rappresentati.

L’assemblea accettando, pur con malumore, la decisone di negare il diritto all’assemblea studentesca per parlare dello sfruttamento mafioso dei migranti, ha deciso all’unanimità di chiedere un passo indietro della presidenza sulla scelta legata alla Giornata Dello Sport.  Una giornata per stare insieme, fare delle attività importanti (se non si vuole mettere in secondo piano lo sport), ed anche una giornata per ricordare tre professori scomparsi anni fa, di cui uno conosciuto e stimato dalle classi quinte. Il fatto che questa tradizione di successo venga così negata, non può che rattristare e togliere una delle attività più invidiate, da tutte le altre scuole, poiché unica.
L’assemblea inoltre, ha preso posizione contro la campagna diffamatoria verso alcuni rappresentante degli studenti, nella quale si tenta di affermare che, la Giornata dello Sport, non si svolgerà per colpa dei rappresentati d’istituto che hanno promosso “troppe assemblee”.

Una campagna diffamatoria che vuole negare dei semplici diritti riconosciuti dalle leggi, come riunirsi, discutere, per crescere come persone e non solo come studenti (senza considerare che quest’anno si sono fatte meno assemblee dell’anno precedente!).

La verità incontrovertibile è che in questa scuola c’è sempre stato un professore che dell’organizzazione della Giornata dello Sport se ne sempre occupato con grande intensità e amore: e ora non c’è più.  E tutte le decisioni si sono di nuovo accentrate nelle mani della presidenza, che ha deciso di renderla extra scolastica per indebolirla e non farla. Una scuola matura dovrebbe riuscire ad organizzare lo stesso queste tipo di attività.  (Lo stesso preside così diceva quando si organizzava: “è un appuntamento molto sentito dagli studenti, che partecipano alle diverse gare di atletica al di là delle proprie capacità, ma con lo spirito di mettersi alla prova e condividere con i propri compagni una giornata all’insegna dello sport e dei suoi valori”.  Evidentemente erano parole vuote dette il: 18.05.2015).

L’assemblea degli studenti ha inoltre proposto una raccolta firme in difesa della giornata dello sport. Il 5 maggio in prima mattinata viene consegnata alla presidenza con 431 firme (raccolte in 24 ore).

Il 5 maggio presentiamo tale appello e ricordiamo alla presidenza che “Il consiglio d’istituto non può deliberare su punti non all’ordine del giorno, e che per tanto la decisione presa dal consiglio il  28 aprile è da ritenersi non valida ai sensi del nostro ordinamento giuridico, e quindi è annullata.” Il giorno stesso viene convocato per mail un nuovo consiglio d’istituto per il 9 maggio, primo giorno di rientro a scuola.

Il consiglio d’istituto non considera il merito della raccolta firme, rifiuta il dialogo, definendo chi ha firmato “gente che vuole perdere un giorno di scuola” e non invece ragazzi che vorrebbero passare una giornata di sport, per ricordare alcuni professori che non ci sono più.

E’ evidente la sordità di una maggioranza che esiste solo in consiglio d’istituto, chiusa nel suo “stanzino”, e di cui tutti hanno perso la fiducia, perché succube di una presidenza, che non ascolta gli studenti.

Invitiamo i membri del consiglio d’istituto a uscire dal loro “stanzino”, e a dialogare con gli studenti, gli insegnati e il personale, perché la scuola è formata da tutti noi.

La tensione creatasi per farci desistere dal continuare un impegno per i nostri diritti, le pressioni ad alcuni studenti rappresentanti d’istituto, soprattutto a un mese dagli esami, sono state evidenti e forti. Ma bisogna lottare per cambiare questa scuola e non rassegnarsi a chi dice: “noi non contiamo niente, decide tutto il Preside.”

Chiediamo per tanto che la nostra scuola ascolti gli studenti, gli insegnanti, il personale e la smetta di governare senza un confronto vero.

Concedere agli studenti i diritti previsti (assemblee, incontri, la giornata dello sport) non è un modo per fuggire dalle lezioni. 
E’ un modo per crescere, per maturare, per diventare uomini consapevoli e non solo studenti che imparano la lezione.  Ci vogliono far passare per fannulloni, non ci riusciranno.

Studenti Ferrini-Franzosini

giornata dello sport ferrini franzosini

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