CASO ZACCHERA: LE REAZIONI E LA PUBBLICAZIONE DEI MOTIVI DELLE DIMISSIONI

Zacchera durante la conferenza stampa.

Continuano naturalmente a far discutere e a dividere i cittadini le dichiarazioni dell’ex sindaco Marco Zacchera sui motivi delle dimissioni rassegnate un anno fa. Molti commentano con sconcerto e incredulità le opposte valutazioni: episodi che Zacchera definisce di estrema gravità e che ex assessori giudicano invece come “congiura degli onesti”,   contenuti della lettera anonima definiti dall’ex sindaco inqualificabili nefandezze considerati sul versante opposto “fraterni consigli a ravvedersi”.   Nel dibattito aperto si cala un duro intervento dal titolo “Miseria e vergogna di una città” pubblicato dall’ex sindaco Claudio Zanotti, che riferendosi alle recenti vicende politiche cittadine parla di una città che si è chiusa su se stessa e, schifata, ha rinunciato a capire. Capire dove sia il torto e dove la ragione. Capire quanto estesa e quanto profonda sia la devastazione che lasciano in eredità i “cambiaverbania” del centrodestra, concludendo che di questa città sarà molto difficile ricostruire il volto. Intanto Zacchera  pubblica su un numero speciale del suo settimanale online “Il punto”  l’annunciata lunghissima relazione sui motivi che esattamente un anno fa lo hanno indotto l’incarico di sindaco, dopo aver verificato il testo con i propri legali. A proposito dei commenti ascoltati, giudica quanto meno strano che quelli definiti “consigli fraterni” abbiano indotto la Procura a intervenire d’ufficio.   Circa l’ex assessore  Marcovicchio che sostiene di aver  “sempre agito con trasparenza” – aggiunge Zacchera -, appuntatevi le sue dichiarazioni e non dimenticatele,  il tempo è galantuomo, mentre il presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo dichiara “oggi non ho tempo né voglia di occuparmi di queste ennesime “zaccherate”. Credo che, essendo iniziato proprio ieri a Torino il processo per la “rimborsopoli” regionale che lo vede imputato, abbia effettivamente altre cose a cui pensare. Vorrei solo che si capisse che cosa io abbia provato l’anno scorso dovendomi dimettere e come io sia solo in attesa, non si sa quando, che finalmente mi sia fatta giustizia. Sullo sfondo la nostra città senza sindaco da un anno – scelta di cui mi assumo ogni responsabilità – ma, leggendo, credo ne capirete le ragioni.  Da qui la richiesta di un milione di euro di danni, ma da versare integralmente al servizi sociali del Comune.

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