COMITATO PER CHIARA FORNARA SINDACA: LE NUOVE GENERAZIONI VOGLIONO ESSERE PROTAGONISTE

COMITATO PER CHIARA FORNARA SINDACA: LE NUOVE GENERAZIONI VOGLIONO ESSERE PROTAGONISTE

Dal GRUPPO NUOVE GENERAZIONI del COMITATO PER CHIARA FORNARA SINDACA  riceviamo e pubblichiamo le seguenti considerazioni elaborate dopo un incontro con la candidata:
Come giovani verbanesi, che in questi anni hanno cercato di migliorare la città, abbiamo  voluto incontrare Chiara per riflettere su un programma che incontri i bisogni delle nostre generazioni e ci siamo convinti che con lei si possa realizzare. Questi sono punti di un possibile programma, da arricchire anche con il contributo di altri singoli o gruppi:
Tavolo permanente delle associazioni giovanili. Per creare partecipazione e condivisione sulle scelte di politiche giovanili, diventa ormai indispensabile costituire un coordinamento delle realtà associative dei giovani verbanesi. Perché solo incontrandosi con scadenze organizzate in un collettivo partecipato è possibile confrontarsi sui problemi, ideare progetti comuni e ottimizzare l’uso delle strutture, della strumentazione e degli spazi.
Lotta senza quartiere alle diseguaglianze sociali e all’isolamento delle giovani generazioni. Sempre più giovani soffrono: atti anticonservativi, disturbi alimentari, isolamento sociale, aggressività e violenza sono tutte espressioni di fatica e insoddisfazione. Serve ragionare insieme sul perché per alcuni di noi il digitale è diventato una trappola, che isola e annienta. Serve potenziare servizi di “bassa soglia” di ascolto e intercettazione della sofferenza psicologica, delle ansie e delle frustrazioni adolescenziali e giovanili. Serve animare più contesti di socialità nei quali l’educazione al divertimento diventa una strategia di benessere per tutti. Le realtà associative con l’aiuto dell’amministrazione comunale devono impegnarsi a trovare delle soluzioni.
Ideare e concretamente realizzare un luogo che possa facilitare l’incontro tra le varie realtà associative per favorire la progettazione condivisa: lo spazio potrebbe essere identificato nell’immobile dell’ex Artigiana di Viale Azari a Pallanza. In molte città si vanno diffondendo luoghi condivisi tra più realtà sociali (es. Case di quartiere a Torino) dove si incontrano associazioni, gruppi più o meno informali, per offrire laboratori, spazi di studio, corsi i più vari
e diversi, giochi di società ecc…
Valorizzare e “socializzare” lo spazio del Kantiere per organizzare insieme eventi ludici, formativi e di incontro che siano espressione delle varie realtà associative giovanili in una programmazione condivisa all’interno del coordinamento. Il Comune può stimolare la promozione di azioni imprenditoriali, che provino a offrire una piacevole alternativa all’ “esodo del divertimento” e deve organizzarsi per garantire, insieme al privato, che il divertimento resti tale e non si tramuti in serate dove vige solo lo “sballo”. Lo spazio del Kantiere deve essere inclusivo e aperto a tutte le realtà. Per facilitare la realizzazione di eventi il Comune dovrà fare altri investimenti in impianti (audio, video, sala prove, ecc.)
Street art. Dare continuità all’opera di riqualificazione artistica avviata negli anni precedenti. Dare colore ad aree urbane visibilmente grigie e opache così da salvaguardare e tutelare lo spazio pubblico nel quale si svolge la vita cittadina apportando il valore aggiunto della bellezza delle opere. La Street art è una forma d’arte che vogliamo continuare a valorizzare.
Eventi. Programmare all’interno del coordinamento un calendario di eventi aperti al territorio che sappiano coniugare l’attrattività della manifestazione con i costi compatibili per la realizzazione. Mettere nelle condizioni di lavorare per migliorare la città tutte quelle realtà che realizzano eventi coniugando il carattere ludico e di divertimento a quello sociale e inclusivo, dando anche continuità agli eventi e ai festival (come vpervco night vibes ) realizzati in questi anni attraverso la collaborazione con il Comune di Verbania.
Realizzare un coordinamento con le attività commerciali, bar e ristoranti, in modo da favorire e monitorare la movida verbanese, soprattutto d’estate. Il tema dell’educazione al divertimento deve guidare l’azione delle varie associazioni e del coordinamento nel suo complesso: anche divertirsi deve poter rappresentare un momento di benessere e non di risse o degrado. Promuovere un divertimento vero significa anche educare le persone adulte a “tollerare” gli eventi musicali e di intrattenimento giovanile  come espressione di piacere “legittimo” e non a derubricarli come rumore, disordine e trasgressione. Per entrambi, giovani e adulti, significa definire le “regole del divertimento” che sappiano coniugare le legittime esigenze giovanili con gli altrettanti legittimi bisogni degli adulti.
Trasporti pubblici. Serve un miglioramento dei trasporti pubblici su strada e su rotaia, oggi inefficienti e costosi per i giovani. Vanno rafforzate le tratte brevi su gomma perchè garantiscano maggiore frequenza nei passaggi, immaginando che il Movicentro di Fondotoce diventi l’hub dove si scambiano le modalità di trasporto per raggiungere il centro (navette più frequenti tra Stazione FS e Verbania, interscambio con linea ferroviaria e pista ciclabile). Bisogna rafforzare il servizio e cercare di mettere delle corse nelle fasce orarie scoperte (quelle serali) e in quelle troppo affollate (la mattina per gli studenti). Su questo tema è necessario approfondire l’analisi della domanda e i bisogni della popolazione giovanile, che non si limitano solo alla mobilità scolastica, ma anche di altre fasce di popolazione che senza i mezzi pubblici restano tagliate fuori da opportunità e vita sociale.

NELLA FOTO Chiara Fornara incontra i giovani

 

  1. “Promuovere un divertimento vero significa anche educare le persone adulte a “tollerare” gli eventi musicali e di intrattenimento giovanile come espressione di piacere “legittimo” e non a derubricarli come rumore, disordine e trasgressione”. Mi basta questa idiozia per non votare il candidato in oggetto…

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  2. Un chiaro esempio dei (purtroppo) molti cittadini intolleranti di Verbania che da decenni contrastano le politiche giovanili e un coordinamento con l’imprenditoria del settore tesi non solo a soddisfare la richiesta del puro divertimento (peraltro un loro diritto e non solo loro) ma anche per la socialità (i giovani chiedono luoghi d’incontro per favorire il consociativismo e la progettazione di idee) e la cultura (street art, eventi nensono solo alcuni esempi) richiesti dai giovani verbanesi, nel rispetto dei diritti di tutti, sia di chi legittimamente chiede regole certe per contrastare gli eccessi di tale divertimento, sia di chi chiede di non contrastare a priori il divertimento quale legittima espressione di piacere giovanile, senza scordare le richieste delle famiglie verbanesi che vorrebbero che i propri figli potessero divertirsi nella propria città invece che essere costretti a lunghi (e poco sicuri) pellegrinaggi a centinaia di chilometri di distanza.
    Di fatto, di tutte le legittime richieste fatte da questo gruppo di giovani in questo articolo per i bisogno dei giovani verbanesi, su tematiche giovanili trascurate da decenni, ci si limita, ancora una volta, alla misera critica quando si chiede il rispetto di tali richieste derubricando il tutto alla banale richiesta di “più movida per tutti”!
    Per poi scagliarsi, infine, molto coerentemente, contro le amministrazioni comunali che per il divertimento dei giovani “non fanno mai nulla”.

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  3. Io vorrei qualcuno che “educasse” i datori di lavoro di chi la mattina, magari frontalieri che si alzano alle 4 (avendo dormito un po’ pochino e male), pretendono anche l’attenzione e lavoro fatto a regola d’arte. Ma si sa, i giovani devono fare eventi ovunque e a tutte le ore..
    Infatti, candidato da scartare a priori. Magari si educasse al rispetto delle regole del vivere civile, sarebbe meglio, senza tirare in ballo sempre in conflitto generazionale. Ci sono spazi e modi per fare l’uno e l’altro, divertimento e riposo. Basta volerlo.

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