CONSIGLIO COMUNALE, UNA PRESIDENZA SCOMODA

CONSIGLIO COMUNALE, UNA PRESIDENZA SCOMODA

E’ dunque durata solo quattro mesi l’avventura di Marco Bonzanini alla presidenza del consiglio comunale.  Le dimissioni del consigliere del Pd (che lascia anche l’assemblea di Palazzo Flaim) fanno seguito a quelle rassegnate da Diego Brignoli, anche se nei due casi  circostanze e motivazioni sono ben diverse come evidenzia pure la diversità dei commenti e del trattamento dei gruppi di opposizione nei confronti dei due dimissionari. Nel primo caso c’erano di mezzo motivazioni politiche e riserve nei confronti dell’amministrazione che avevano suscitato la piena condivisione e il plauso delle minoranze. Ora invece Bonzanini lascia confermando un plauso senza riserve nei confronti dell’azione svolta da Sindaco e Giunta e ribadendo che  la causa della sua decisione sono insulti, veleni, cattiverie da parte di persone e gruppi che pensano solo a creare bagarre e a distruggere e la cui ultima preoccupazione è fare qualcosa di buono e costruttivo per la città.  La denuncia di un clima politico avvelenato e intollerabile, insomma, per chi la politica la intende in una dimensione diversa da quella attuale considerata solo distruttiva.  Il questo clima diventa dunque un semplice pretesto la stessa vicenda  che ha suscitato critiche e richieste di dimissioni delle opposizioni e cioè la consegna alla sola maggioranza del dossier sul caso delle assenze del consigliere Pd Zappoli: la conclusione appare sostanzialmente scontata di fronte alla insofferenza per una fase politica cittadina fatta di una bagarre quotidiana senza tregua.   Bagarre che subito si ripropone anche nelle reazioni  e nei commenti che fanno seguito alle dimissioni e che aprono il capitolo della elezione del nuovo presidente. Alcuni consiglieri di minoranza non mancano subito di rivendicare  l’incarico e ci sono dunque tutte le premesse di una ulteriore battaglia politica.

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