Prosegue anche quest’anno negli istituti scolastici il servizio Il bottigliolio va a scuola, voluto dall’Amministrazione comunale per lo smaltimento corretto dell’olio domestico usato in cucina (sia fritto che dei prodotti sott’olio). Troppo spesso quest’olio finisce negli scarichi di casa e non viene recuperato: un solo litro di olio è sufficiente per contaminare circa un milione di litri d’acqua! Per questo – segnala l’assessore all’ambiente Giorgio Comoli – continua il progetto che vede la presenza in diciotto plessi scolastici di competenza comunale (scuole materne, elementari e medie) di un contenitore speciale in cui depositare le bottiglie di plastica con al loro interno l’olio esausto. I ragazzi continueranno ad essere il miglior tramite per coinvolgere genitori e famiglie nell’iniziativa, per recuperare più olio esausto possibile che poi, attraverso una azienda specializzata del settore, avrà una seconda vita grazie al suo riciclo per la creazione di altri prodotti. A fine maggio 2023 si erano raccolti quasi 2000 kg di olio alimentare esausto e durante i mesi estiva la raccolta è continuata con buoni risultati. Nell’iniziativa collaborano con l’Assessorato all’Ambiente del Comune il Consorzio Rifiuti del Vco, ConSer Vco, la ditta Due MaicServizi specializzata nello smaltimento degli olii usati e i dirigenti scolastici dei plessi coinvolti.
Si ricorda che l’olio esausto va recuperato e non disperso nell’ambiente ed è possibile portarlo anche al centro di raccolta di ConSer Vco a disposizione degli utenti in via del Plusc. L’olio esausto non è biodegradabile e non è organico; oltre a compromettere il corretto funzionamento del sistema di scarico, a renderlo pericoloso per l’ambiente è la consistenza; infatti si separa dagli altri liquidi e causa alterazioni negli equilibri naturali semplicemente attraversando le tubature della casa e raggiungendo e inquinando poi le falde acquifere, i fiumi, i laghi ecc.
