ITALIA VIVA: QUALE STRATEGIA TURISTICA PER IL VCO?

ITALIA VIVA: QUALE STRATEGIA TURISTICA PER IL VCO?

QUALE STRATEGIA TURISTICA PER IL VCO?   E’ questo il titolo di un documento diffuso da Stefano Costa e Cinzia Vallone,  consiglieri provinciali di Italia Viva, alla vigilia del “Forum internazionale del turismo” in programma nel fine settimana al Grand Hotel Dino di Baveno.  Un documento critico che prende le mosse dalla presenza marginale del territorio del Vco alla principale rassegna turistica internazionale:

Questo elemento ha riportato alla ribalta la marginalità di cui soffre il VCO anche in un settore, quello turistico appunto, in cui siamo la seconda meta per  numero di visitatori all’interno dell’offerta regionale.   Un fatto che ha radici profonde e conferma la distanza presente fra il centro e  il ‘confine dell’impero’, ma che ci permette anche di fare una riflessione più ampia sull’organizzazione del turismo piemontese. 

Riteniamo che manchi una regia precisa, che trasmetta al territorio un progetto chiaro dove sia comprensibile il “chi fa che cosa”.  Come già fanno anche altre realtà, servirebbe una Regione capace di dettare  le linee guida e si proponga come elemento che, per struttura e capacità economica, costruisca le strategie comunicative, lasciando ai territori il compito di  organizzare i contenuti, sottolineare i propri punti di forza e fare da front office per i turistiServe certamente un grande sforzo, necessario per competere in un settore di grandi opportunità ma dove i player si sono organizzati in modo sempre  più industriale

Invece, molto spesso assistiamo alla proliferazione degli enti e delle realtà di  promozione a tutti i livelli, con una sovrapposizione dei piani comunicativi, con  le singole realtà che spesso si trovano a dover ovviare a questo vuoto organizzandosi da soliIn questo senso la critica regionale sulla scarsa visione d’insieme e coordinamento si somma ad un giudizio sospeso anche sul nostro distretto; spesso  incapace di realizzare quel coordinamento e quella strategia che diversifichi la  proposta sulla base delle reali eccellenze presenti sul territori, contribuendo alla  marginalità turistica di cui l’assenza ad alcune delle principali fiere è l’elemento più eclatanteChiediamo quindi un cambio di passo dell’organizzazione turistica sia in  ambito regionale che locale, che permetta di uscire dall’attuale confusione.  Chiediamo al Presidente Lana l’istituzione di una cabina di regia provinciale  finalizzata al coordinamento delle azioni necessarie utili ad attivare il cambio  di passo richiesto

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