I Carabinieri di Verbania hanno denunciato tre giovani del Verbano, tutti con precedenti, per lesioni personali aggravate dall’odio razziale. Nella serata del 14 maggio scorso, infatti, un 23enne pure del Verbano, cittadino italiano di origini africane, aveva denunciato ai Carabinieri di essere stato aggredito e picchiato all’esterno di una discoteca della zona da un gruppo di giovani, i quali mentre lo colpivano con pugni e calci lo facevano oggetto di insulti dal chiaro sfondo razzista per via delle sue origini. L’episodio aveva avuto origine dallo screzio avvenuto all’interno del locale, dove per futili motivi la vittima era stata fronteggiata da uno del gruppo. Subito dopo, dato che gli addetti alla sicurezza avevano fatto uscire i due giovani dal locale affinché non vi fossero disordini nello stesso, questi erano stati raggiunti dagli altri amici dell’aggressore e, una volta lontani da occhi indiscreti o qualcuno che potesse intervenire a difesa del giovane, avevano proceduto con il pestaggio, condito da insulti dal chiaro tenore razzista, che gli procuravano lesioni per 7 giorni di prognosi, dileguandosi immediatamente dal luogo. I Carabinieri erano intervenuti subito dopo il fatto, allertati da un amico della vittima, avviando indagini volte all’identificazione degli aggressori. A seguito dell’escussione di diversi testimoni per quanto accaduto inizialmente all’interno del locale, nonché analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza del locale, i Carabinieri sono riusciti a dare un volto ed un nome a tre degli aggressori, un 24enne e due 22enni, uno dei quali di origini straniere della regione balcanica, tutti del Verbano e con precedenti, i quali sono stati denunciati per lesioni personali in concorso, aggravate dall’odio raziale. Per loro i Carabinieri hanno anche avanzato alla locale Questura la proposta di “divieto di accesso alle aree urbane” (c.d. DASPO urbano), provvedimento di carattere amministrativo che impone il divieto di frequentare esercizi pubblici in determinate aree ai soggetti ritenuti, per la loro condotta, socialmente pericolosi e violenti. Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare il quarto aggressore al momento ancora ignoto.