MARCHIONINI-RESCHIGNA: SULL’OSPEDALE UN INGANNO ENORME E UNA CAMBIALE IN BIANCO. PER IL CASTELLI RISCHIO DI PERDITA DEL DEA E DECLASSAMENTO

MARCHIONINI-RESCHIGNA: SULL’OSPEDALE UN INGANNO ENORME E UNA CAMBIALE IN BIANCO. PER IL CASTELLI RISCHIO DI PERDITA DEL DEA E DECLASSAMENTO

Valutazioni tecniche e politiche su sanità e questione ospedaliera per denunciare inganni e rischi per il Castelli emergenti dalla politica del centrodestra e del candidato Albertella nella conferenza stampa convocata dalla candidata al ballottaggio Silvia Marchionini oggi pomeriggio al Chiostro di Intra, con la presenza del segretario cittadino Pd Nicolò Scalfi, di Aldo Reschigna, del dottor Giovanni Battista Finocchiaro e di Patrich Rabaini della lista Comunità.vb.  Marchionini ha ribadito di fronte a vuote e pericolose strumentalizzazioni l’obiettivo utile e necessario per legge di un ospedale unico nuovo, affiancato da una efficiente medicina territoriale.  Dopo avere scongiurato la scomparsa del Dea si era avviato il progetto dell’ospedale unico espresso in un protocollo d’intesa e con l’appoggio di tutto il territorio, compreso chi oggi ha cambiato idea.   Le condizioni economiche per realizzare la nuova struttura ci sono, se non lo si vuole più a Ornavasso si ridiscuta la collocazione a Verbania o altrove, ma questo deve restare l’obiettivo.

Il dottor Finocchiaro ha ribadito che tecnicamente l’ospedale unico è necessario, a fronte degli attuali che hanno imboccato la fase terminale della loro vita e sono ormai strutture scadenti che con le attuali esigenze della medicina non sono più né rinnovabili né potenziabili.  Conseguenza di questa situazione è il sempre più elevato tasso di mobilità passiva (uno dei più alti d’Italia) che vede su 100 ricoveri potenziali 36 che vanno fuori regione e circa il 45% dei fondi Asl che vanno in strutture extraterritoriali. La Regione deve imporre per legge un solo ospedale con Dea per il Vco e la deroga attuale non può che finire, mentre non è ammissibile l’idea di un Dea privatizzato.  Un ospedale solo è insomma una necessità incontrovertibile e qualunque affermazione contraria non ha senso.

Sulle valutazioni politiche della situazione si è soffermato Reschigna, denunciando nella situazione attuale il più grande inganno pubblico ordito da molti anni a questa parte.  La Regione al momento non prende posizione, mentre a livello locale da Albertella, Preioni, Montani giungono dichiarazioni in totale contrasto tra loro. In sostanza pertanto  ciò che si chiede ai verbanesi eleggendo Albertella è di firmare una cambiale in bianco sulla base delle frottole che vengono raccontate e senza nessuna proposta concreta. Attaccando Marchionini sull’ospedale si vuole nascondere la profonda diversità di opinioni esistente per decidere poi sulla testa dei cittadini.  Una legge nazionale ineliminabile (già applicata nelle altre province della Regione) prevede che nel Vco possa esserci un solo Dea (limite per popolazione tra 150.000 e 300.000 abitanti e il Vco ne ha 170.000) e la Regione non può derogare.  Il disegno denunciato da Reschigna che ha portato Albertella a cambiare idea su sollecitazione della Lega porta verso un unico Dea all’ospedale di Domodossola con conseguente declassamento del Castelli.

Rabaini ha ribadito l’esigenza di serietà, trasparenza, lealtà su un tema di estrema delicatezza come quello della sanità, che non dovrebbe essere oggetto di slogan e strumentalizzazioni vergognose come quelle a cui si sta assistendo in campagna elettorale.

Nella foto la conferenza stampa

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