Politecnico di Milano

Il Politecnico di Milano, è un’Università pubblica, con sede nel quartiere “Città Studi”, situato nella periferia nord ovest del capoluogo lombardo.

L’ateneo accoglie le seguenti facoltà: ingegneria, design e architettura.

Dario Ventura, frequenta il secondo anno di ingegneria fisica al Politecnico di Milano. A lui, abbiamo fatto alcune domande, quelle che ogni ragazzo in procinto di scelta universitaria gli porrebbe:

  • Che scuola superiore hai fatto e come hai scelto questo ateneo?

“Ho frequentato il liceo Piero Gobetti di Omegna, indirizzo scientifico tradizionale. Da sempre esprimo interesse verso gli studi scientifici, in particolare la fisica. Inizialmente volevo fare un corso puro, però poi ho preferito optare per ingegneria, visto che unisce gli aspetti teorici alle loro utili applicazioni pratiche. Ho deciso di andare a Milano, poiché lì è presente la migliore scuola italiana di ingegneria. In particolare, il mio corso, nello specifico, tratta sia di argomenti pratici, ma è anche quello con la base teorica più ampia e approfondita, arrivando a toccare alcuni temi di analisi matematica e fisica relativamente avanzati”.

Quali sono le maggiori difficoltà che inizialmente hai incontrato?

“Venendo da un liceo scientifico, fortunatamente, avevo già una solida base. Le difficoltà principali che ho incontrato sono due: il fatto di non aver studiato informatica alle superiori il quale sarebbe stato molto utile, dato che è una materia fondamentale per l’ingegneria, e i primi esami sarebbero stati più veloci da preparare, e la gestione del tempo durante un esame, dato che le prime volte sembra sempre di non averne abbastanza”.

  • Sei uno studente pendolare o ti sei trasferito a Milano?

“Sono un fuorisede, il mio appartamento dista 5 minuti a piedi dalla sede principale del Politecnico di Milano, in piazza Leonardo da Vinci. Non dovendo viaggiare per recarmi in università, ho anche il tempo per dedicarmi ai miei hobby e allo sport oltre che allo studio”.

  • Quali sono gli sbocchi professionali del tuo corso?

“Gli sbocchi professionali del mio corso sono quelli tradizionali dell’ingegneria, oppure l’accesso a impieghi industriali in particolari settori avanzati della fisica (tra cui ottica, fotonica, nanofisica, tecnologie dei materiali) . In particolare, l’ingegnere fisico, si occupa di sviluppare tecnologie innovative, lavorando in aziende e imprese oppure in centri di ricerca”.

  • Hai un consiglio da dare a chi si ritrova a compiere questa scelta?

“Il primo consiglio è di non demordere o demoralizzarsi se all’inizio non si passa qualche esame. Non è un corso di studi facile, ma l’università è un mondo completamente nuovo e tutti all’inizio hanno qualche difficoltà: non devono essere queste a fermare il proprio cammino. Il secondo consiglio è di essere curiosi! …quando si ha tempo, l’ideale è approfondire gli spunti interessanti che si trovano quando si prende in esame una materia. Infine, cercare sempre di costruire una grande rete di conoscenze. Andare alle lezioni anche se non sono a frequenza obbligatoria, parlare con i colleghi, confrontarsi con i professori.

Tutto questo contribuisce ad arricchirsi e ad arricchire gli altri sia personalmente che culturalmente: si scoprono cose nuove, si imparano argomenti molto interessanti di cui non se ne sapeva l’esistenza, si crea una rete di amici che ci sono nel momento del bisogno, si può dar vita a progetti incredibili lavorando in gruppo!”.

 

Le informazioni, sui diversi corsi di studio, si possono visionare sul sito del Politecnico, mentre i test di ingresso inizieranno già durante il mese di febbraio con ingegneria, per gli altri corsi sono ancora da definire.

Matteo Calzaretta

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