SPECIFICITA’ MONTANA E CANONI IDRICI, I COMMENTI DEI PARTITI

SPECIFICITA’ MONTANA E CANONI IDRICI, I COMMENTI DEI PARTITI

Abbiamo già pubblicato il commento della Lega Salvini dopo che il consiglio regionale ha approvato la legge sulla specificità montana del Vco e il conseguente arrivo di 12 milioni di euro per i canoni idrici.  Ecco ora i comunicati di commento diffusi da partiti di maggioranza e di opposizione.

Finalmente qualche risposta per il Vco, commenta Luigi Songa portavoce e componente della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia. E aggiunge:  Non possiamo che essere soddisfatti per la decisione del Consiglio Regionale che ha determinato l’assegnazione dei canoni idrici ai territori montani del Piemonte. Finalmente una boccata di ossigeno ai conti della Provincia del Vco , seppure vorremmo capire per quante annualità e con quali modalità – sopratutto sui termini di come utilizzarli- questi denari verranno stanziati. Crediamo che la Giunta Cirio ed i capigruppo di maggioranza abbiano svolto un buon lavoro, volto a garantire tutti i territori senza creare ulteriori discrepanze. 
Certamente 8 milioni di euro – se aggiunti ai 4 già stanziati dalla Giunta precedente – sono utili al nostro territorio, soprattutto in un momento difficile come questo.
Il coordinatore provinciale Massimo Manzini esprime la soddisfazione di Forza Italia Vco:    I 12 milioni di euro derivanti dai canoni idrici che, grazie all’approvazione avvenuta in consiglio regionale del disegno di legge, giungeranno in modo strutturale alla Provincia del Vco, costituiscono un grande risultato politico per questo territorio ed una risposta efficace che permetterà finalmente alla Provincia del Vco di riprendere una politica di investimento sul territorio.  Il risanamento strutturale dei conti della Provincia, avviato dall’amministrazione di centrodestra, unito al beneficio derivante dagli introiti dei canoni idrici permetterà, dopo anni di difficoltà all’Ente provinciale di concretizzare un’azione efficace costituita da interventi importanti a favore della rete stradale provinciale e delle infrastrutture scolastiche, due settori nei quali la spesa per investimenti della Provincia ha la maggiore incidenza.  Quindi si chiude una pagina di confronto molto lungo, durata anni, sul delicato tema dei canoni idrici e si aprono invece nuove prospettive di rilancio per il Vco. Dalla Regione Piemonte un segnale forte di attenzione al VerbanoCusioOssola.     Interviene anche l’onorevole Mirella Cristina: Finalmente sarà possibile un risanamento strutturale dei conti della Provincia del Vco e anche “mettere benzina” nella macchina provinciale per le opere a lungo attese, dagli interventi sulle strade di competenza a quelli sull’edilizia scolastica. L’approvazione in consiglio regionale della Legge sulla Specificità Montana per il Vco e il trasferimento dei 12 milioni di euro di canoni idrici non una tantum ma in modo permanente all’ente provinciale rappresentano un grande risultato politico e anche una risposta concreta ad un territorio che da troppo tempo aspettava queste risorse. Un plauso alla Regione Piemonte per il lavoro fatto dopo una lunga concertazione con le forze politiche e per l’attenzione dimostrata al territorio . Ora l’apertura di un nuovo capitolo per il Verbano Cusio Ossola: in un periodo tutto in salita un importante segno di rilancio e fiducia verso il futuro.

Ed ecco per il Partito Democratico il documento diffuso da Alice De Ambrogi segretaria provinciale Vco, Raffaele Gallo presidente del Gruppo Pd in consiglio regionale e Paolo Furia segretario regionale:   È stata la ferma determinazione del Partito Democratico che ha consentito di raggiungere questo traguardo importante per il Vco e la Montagna piemontese. Il testo di legge, approvato oggi, recepisce, infatti, l’impianto della norma a firma Partito Democratico e riscrive nelle fondamenta la proposta della maggioranza. Con questa legge il 60% per cento dei fondi derivanti dai canoni idrici della provincia del VCO saranno restituiti alla stessa quale provincia; contestualmente il 50%  dei canoni idrici relativi alla Città Metropolitana di Torino e la provincia di Cuneo saranno restituiti ai territori per la manutenzione ordinaria delle strade montane.                                                          Insomma una legge per la montagna piemontese, con le coperture finanziarie e le risorse disponibili! Questa norma si accompagna, inoltre, a una scelta che viene introdotta nella stessa legge regionale relativa alla costituzione di un fondo perequativo a favore delle Provincie piemontesi che non hanno sul proprio territorio grandi derivazioni idroelettriche. Sono presenti anche misure riguardanti le maggiori funzioni che vengono affidate alla Provincia del VCO in funzione della sua specificità montana già riconosciuta nella precedente legislatura con la legge regionale 8/ 2015 e poi ancora con la legge regionale 23/2015, sanando una questione aperta da anni e prevista nella legge nazionale Del Rio.                                                                                                          Nessuno può considerarsi padrone di questa importante legge perché senza questo sforzo di costruzione di un’intesa unitaria, probabilmente, non si sarebbe giunti a questo importante traguardo. Senza peccare di presunzione è più vicina, questa legge, al testo del PD che all’originario testo della Lega a partire dal fatto che mentre prima si faceva tabula rasa del passato, questa mantiene le due leggi fatte nella precedente legislatura e va ad integrazione delle stesse. Non è la legge di un singolo ma il frutto dell’impegno e della volontà di costruire un fatto utile per la montagna piemontese. È una legge nettamente diversa da quella presentata a suo tempo dal consigliere Preioni non solo sotto il profilo dei contenuti finanziari ma anche come impostazione e contenuti. In particolare in merito alla provincia del VCO non ci sfugge che nella fase transitoria gran parte di queste risorse  che, complessivamente, tra canoni  (8 milioni di euro) e conferma dello stanziamento deciso dalla precedente Giunta regionale  (4 milioni) ammontano a 12 milioni di euro annui dovranno servire per consentire alla Provincia del Vco per completare il piano di riequilibrio economico e finanziario, ma deve essere chiara e forte la consapevolezza che al territorio del Vco e ai suoi amministratori è offerta una grande opportunità che richiede però grandi idee e voglia di costruire politiche per il futuro. Inoltre, con la legge di riforma delle concessioni idroelettriche a livello nazionale, stiamo anche lavorando per rendere stabile il ritorno degli canoni delle grandi derivazioni sulle province montane, dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che ha cassato il decreto semplificazioni del 2018 della Lega.

 

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