VERBANIA SI PRENDE CURA: UN GRUPPO CIVICO A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA DI BREZZA

VERBANIA SI PRENDE CURA: UN GRUPPO CIVICO A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA DI BREZZA

Ci presentiamo alla Città e alle sue forze politiche di centrosinistra per dare un contributo alla definizione di  una coalizione fondata su temi e programmi.  Pensiamo che la persona attualmente disponibile a candidarsi alla guida della città per il centrosinistra,  Riccardo Brezza, sia adatta e qualificata a recepire i contenuti da noi presentati, a valorizzarli in un documento  di coalizione e a trasformarli in un progetto di amministrazione di Verbania.  Il gruppo dei firmatari si mette a disposizione per dare il suo contributo dialettico alla elaborazione di un  programma.   Con queste parole fa la sua comparsa sulla scena politica verbanese il gruppo civico  VERBANIA SI PRENDE CURA  di cittadine e cittadini, elettrici ed elettori del centrosinistra che hanno deciso di prendere parte al confronto programmatico in vista delle prossime elezioni  amministrative.  Ecco di seguito gli intenti programmatici e i sottoscrittori:

Il ciclo amministrativo che si chiude ha attraversato anni critici, durante i quali il nostro Paese, e con esso la  Città, sono profondamente mutati.  Nuove sfide si profilano all’orizzonte, su scale differenti e collegate fra loro: quella ecologica, quella  demografica, quella economica. Per questo, anche le risposte della futura amministrazione dovranno essere  fra loro connesse e integrate.  

La cornice generale nella quale vorremmo fossero inserite le possibili soluzioni è quella dell’avere cura. Della  nostra casa comune, che è ambiente naturale, di noi cittadini, e degli altri che verranno, della Città e dei suoi  luoghi, dei nostri progetti e di come li realizziamo, dei nostri bisogni e delle risorse che vogliamo mettere in  gioco e in comune.  

Le sfide ecologiche riguardano questioni vitali e prioritarie: acqua ed energia, trasporti e urbanistica. In  questa fase storica di crisi e cambiamento, l’amministrazione comunale ha la responsabilità fondamentale di  promuovere conoscenza e coinvolgimento dei cittadini, e di mettere le proprie forze al servizio della  mitigazione e dell’adattamento degli effetti dei cambiamenti climatici.  

Le politiche ambientali hanno connotato la storia amministrativa della città e devono tornare ad incidere in  modo significativo nello sviluppo di Verbania. Occorre realizzare sistematicamente la riconversione ecologica  di tutti gli edifici comunali, con particolare riguardo alle residenze per i più fragili, la promozione di pratiche  di minor consumo di risorse, di riuso, l’autonomia energetica. I cittadini vanno accompagnati attraverso le  sfide della transizione energetica con la promozione di sportelli energetici e delle Comunità energetiche. In  particolare, auspichiamo lo stop al consumo di suolo boschivo e agricolo, favorendo così la riqualificazione  del patrimonio immobiliare esistente.  

Riteniamo che il Comune debba fare scelte nette e orientare in modo deciso al recupero delle molte aree  dismesse presenti in città, non intaccando aree non ancora urbanizzate. Occorre vincolare le aree boschive e  agricole rimaste, e realizzare un piano botanico-paesaggistico che consideri il verde pubblico come  caratterizzante dell’identità cittadina. Gli investimenti nelle opere pubbliche vanno indirizzati al superamento  del concetto di periferia, rilanciando la naturale multi-centricità di Verbania, riqualificando in termini di  fruibilità e servizi le frazioni e i quartieri.  

Il trasporto pubblico va rilanciato, anche in chiave di elettrificazione e interscambio, in risposta ai reali bisogni  della popolazione, e va realizzato un piano complessivo che favorisca chiaramente la ciclo-pedonabilità,  rafforzando, anche comunicativamente, la scelta della città 30 all’ora.  

Una prima analisi della popolazione di Verbania ci stimola in una duplice direzione: da un lato, occorre  potenziare i servizi e le sperimentazioni che consentano ai più anziani di mettere a sistema le proprie  esperienze e i propri bisogni, per vivere pienamente, anche la dimensione sociale; dall’altro, è necessario  attrarre nuovi residenti e attivare energie sociali e produttive che si innestino nel tessuto della Città, offrendo  servizi, alle famiglie e all’infanzia, e favorendo nuove possibilità di sviluppo e lavoro al nostro territorio.  

Le persone con disabilità devono poter godere pienamente della cittadinanza ed essere messi a conoscenza  delle opportunità a loro disposizione, mentre la Città deve adoperarsi per rimuovere gli ostacoli, di carattere 

fisico e culturale. I più giovani fra loro hanno diritto ad essere sostenuti nello sviluppo del loro progetto di  vita e nella conquista della loro autonomia attraverso un lavoro di rete fra tutti i soggetti opportuni.  

L’attenzione ai servizi e all’abitare deve essere improntata all’innovazione. Il dialogo di co-programmazione  e co-progettazione con il terzo settore e i cittadini, come previsto dalla nuova normativa, è uno strumento  che può rendere più flessibili le risposte del pubblico, mentre le progettualità dell’abitare condiviso sono un  modello da esplorare e sperimentare, integrandolo agli strumenti noti di edilizia convenzionata, poiché la  difficoltà crescente di trovare casa, un fenomeno che colpisce soprattutto le fasce più giovani e fragili della  popolazione, costituisce una importante barriera di accesso nei confronti di chi abbia voglia di costruire il suo  futuro sul lago.  

Nei giorni peggiori del COVID abbiamo guadagnato una certa, dolorosa consapevolezza dell’importanza per  la salute del Sistema Sanitario Nazionale. Ora assistiamo allo scandalo per cui, invece di dare la massima  importanza alla sanità pubblica, siamo testimoni della sua massima difficoltà. L’amministrazione comunale è  responsabile della salute dei propri cittadini e ha il compito di verificare l’effettiva possibilità di fruire dei  servizi sanitari attraverso uno stretto confronto con la Dirigenza delle strutture sanitarie, anche in materia di  monitoraggio delle liste d’attesa e nello studio degli impatti negativi che l’attuale organizzazione produce  sulla salute dei cittadini.  

Verbania ha una tradizione di accoglienza e promozione della pace e della cooperazione internazionale che  la rende all’avanguardia, visti gli odierni scenari globali. Dalle realtà associative a quelle cooperative, dalle  scuole ai singoli cittadini, Verbania non si volta dall’altra parte: l’importanza della solidarietà è inscritta nella  sua storia. Una storia che l’amministrazione può contribuire a fare conoscere criticamente, valorizzare e  attualizzare, governando i processi sociali con intelligenza.  

Infine, ma non meno importante, qualche questione di metodo. Pensiamo che la partecipazione abbia ormai  strumenti consolidati ed efficaci A partire dalle realtà dei quartieri, che va valorizzata nella sua dimensione  democratica e di prossimità. Il bilancio partecipato è da riproporre e potenziare, anche con l’introduzione di  adeguati strumenti informatici. L’amministrazione cittadina può facilitare i contatti fra le diverse realtà  organizzate e promuovere la collaborazione pubblico-privato. Inoltre, è importante che fornisca elementi di  monitoraggio affinché sia possibile effettuare una valutazione del suo operato.  

Andrea Gnemmi  Chiara Tosi  Guido Boschini   Marcella Zorzit  Valentina Uccelli  Lino Baldo   Marco Sconfienza  Mariella Ballerini  Sabrina Covolo  Bruno Baselli  Giancarlo Pinotti  Valeria Ricci  Silvia Lorenzini  Mattia Lomazzi  Fiorella Guntri   Giovanni Ricci  Rachele Papiro  Camilla Rabbogliatti  Chiara Cecilia Pelizzon  Fulvio Pelizzon   Marco Pelizzon  Pietro Pelizzon Vittorio Origgi  Mauro Gallini  Daniela Dellamora  Anna Maria Maeceddu  Giovanni Boracchi  Anna Duca  Gabriele Busti  Eugenio Castiglioni  Roberto Crenna   Alessandro Baselli  Viviana Zorzit  Roberto Aipelli  Chiara Somaruga  Tomas Zajc  Giulia Pelizzon   Lucia Lomboni  Chiara Manfredi  Samuele Bertoni  Marica Di Carlo  Gloria Murabito  Alessandra Giacomuzzi  Maria Scarpone  Cesare Canetta  Renato Cavallaro  Paola Osele  Milena Dipietrantonio  Marco Caleffi  Luigi Caruso

Riccardo Brezza

 

  1. Beh, se Brezza si fosse distino per qualche voto contrario agli scempi di questa amministrazione di cui è assessore (speculazioni su fondotoce, terreni agricoli diventati edificabili, prati di plastica ovunque, ecc ecc) sarebbe credibile. Le linee guida del progetto sono più che condivisibili, basta credergli, gli atti di questi anni non mi rendono così ottimista. Buona fortuna

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    • E voi piuttosto, quando scioglierete la riserva? Certo che se trattasi del segreto di pulcinella come la volta scorsa….

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  2. No grazie. Il prossimo!

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  3. Bene, si torna a parlare di trasporti, transazione energetica e ambiente. Argomenti che per cinque anni sono rimasti fermi, salvo rare occasioni. Soddisfatta……

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