VANITAS, L’INGANNO DEL TEMPO DEBUTTA AL MAGGIORE

VANITAS, L’INGANNO DEL TEMPO DEBUTTA AL MAGGIORE

Sabato 5 marzo, alle ore 21, al TEATRO IL MAGGIORE debutta “VANITAS. L’INGANNO DEL TEMPO”, racconto scenico tra musica, narrazione e performance per ripensare il tempo: in viaggio tra passato, presente e futuro con Sant’Agostino, Galileo, Einstein e Picasso.  Ideatore, curatore e voce narrante dell’iniziativa Maurizio Vanni. In scena anche il violinista Francesco Carmignani, gli attori Francesco Bargi e Andrea Faver.  L’evento è prodotto da Il Maggiore Centro Eventi, realizzato in collaborazione con il Lions Club di Verbania, patrocinato dalla Regione Piemonte, Città di Verbania, Fondazione CRT, REN-CAR e Acqua Novara.VCO.

 Un racconto scenico per riappropriarsi di uno dei concetti più compromessi dagli ultimi anni di emergenza sanitaria: il tempo.   Lo spettacolo guidato da voce narrante (live cultural storytelling) ha come obiettivo divulgare la cultura e reinventare insieme al pubblico un punto di riferimento da cui ripartire post pandemia.  Accompagnati dallo storico dell’arte e museologo Maurizio Vanni, gli spettatori saranno condotti alla scoperta dell’idea di presente, passato e futuro nel pensiero artisti, filosofi e scienziati dalla Grecia classica alle avanguardie storiche, da Sant’Agostino a Picasso, da Einstein a Galileo tra narrazione, recitazione e musica. L’evento sarà ad ingresso gratuito con libera donazione e i proventi saranno interamente devoluti al progetto di sostegno alimentare Emporio dei legami.

Dichiara Vanni:   Stiamo vivendo uno dei momenti più complessi della nostra storia. Il Covid-19 ha creato in noi disorientamento, stress, stati d’ansia e disagio di fronte a un mondo nuovo ancora da connotare. La cultura è sempre stata un acceleratore di evoluzioni, un elemento che stimola pensiero e riflessione, ma soprattutto un meraviglioso pretesto per accendere il desiderio di ripartire. È questo il pensiero che ci ha guidati nella produzione di uno spettacolo che avesse come punto fermo la responsabilità sociale delle arti, da cui deriva la volontà di essere gratuitamente a disposizione degli spettatori e il progetto di collaborazione con Lions Club Verbania a favore di Emporio dei legami. Non possiamo negare che la percezione del tempo determini il nostro modo di pensare, di essere e di fare;  ad esempio, il solo fatto di credere che la vita abbia un tempo limitato, oltre il quale nulla esiste, incide notevolmente sulle nostre modalità di rapportarci ai valori del mondo. La nostra esistenza si basa interamente su concezioni relative al concetto di tempo. E chi, se non artisti, filosofi e scienziati, potevano raccontare meglio il rapporto tra tempo e uomo, per aiutarci a comprenderlo e ad allargare i nostri orizzonti Fondendo narrazione, musica e teatro,  trasporteremo il pubblico in una dimensione coinvolgente, che catturerà la sua immaginazione”.

Critico e storico dell’arte, specialista in Valorizzazione e Gestione museale e in Marketing non convenzionale,  Maurizio  Vanni lavora per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, è docente di Museologia per il turismo all’Università di Pisa, di Marketing non convenzionale alla Facoltà di Economia di Roma Tor Vergata per il Master Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media, e ha curato più di 700 eventi e mostre in oltre 30 paesi del mondo promuovendo sempre i concetti di sostenibilità e di responsabilità sociale della cultura.

racconti scenici, o live cultural storytelling, sono narrazioni interdisciplinari che, guidate da una voce narrante (storyteller), mettono in scena una drammaturgia legata alla vita e al pensiero di un grande artista che ha influenzato lo stile di vita della comunità in cui ha vissuto e, quasi sempre, di quelle successive. Ogni disciplina – musica, voce, lettura scenica, performance teatrali – diventa parte di un’unica narrazione, tessera di uno stesso mosaico. Un racconto che si presta a far rivivere un artista del passato, farlo conoscere in modo meno formale e più irriverente attraverso aneddoti e “leggende” legate alla sua vita, in modo da offrirne una visione meno scontata, più accattivante, divertente e forse soprattutto più vera.

Prima foto Susy Mezzanotte. Foto di Maurizio Vanni di Walter Capelli

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