VERBANIA PRIMA IN PIEMONTE NELL’ECOSISTEMA URBANO 2023 DI LEGAMBIENTE

VERBANIA PRIMA IN PIEMONTE NELL’ECOSISTEMA URBANO 2023 DI LEGAMBIENTE

Il rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente, pubblicato oggi e basato su 19 parametri che fotografano la performance ambientale di 105 città capoluogo italiane nelle macroaree aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente, vede Verbania al ventesimo posto a livello nazionale come nel 2022 e ne fa il miglior capoluogo piemontese in questa classifica.
È importante notare – commenta il sindaco Silvia Marchionini – che in alcuni indicatori su cui l’Amministrazione Comunale ha diretta influenza, si mantengono alti i risultati. Innanzitutto, la presenza di zone pedonali in città (e la nostra posizione su questo indice migliorerà notevolmente l’anno prossimo con la riqualificazione avvenuta di piazza Garibaldi) dove Verbania è già terza con 217 mq a disposizione per ogni 100 abitanti. Anche per il riciclo indifferenziato dei rifiuti (17° posto), la copertura di aree verdi urbane e la rete di piste ciclopedonali (tutte e due al 9° posto), la minor presenza di PMI nell’aria (al 13° posto), la produzione di solare termico (18° posto) i risultati sono buoni. Continuiamo a lavorare su questi indicatori, con iniziative come la pista ciclopedonale in sviluppo lungo la riva del lago attualmente in fase di completamento nella zona di Intra con la passerella in costruzione sul torrente San Bernardino oltre a quella già citata di pedonalizzazione di piazza Garibaldi.   Indicatori meno positivi per Verbania sono quelli di produzione pro capite di rifiuti (elevata in città), dispersione idrica, trasporto pubblico.

 

  1. Brunella De Angelis 24 Ottobre 2023, 0:42

    Per ciò che riguarda la minor presenza di PMI nell’aria invito chi ha steso questa relazione a venire a qualsiasi ora del giorno in via XXIV maggio, che può considerarsi ormai la tangenziale di Verbania. Qui l’inquinamento è palpabile, si percepisce l’odore dei tubi di scappamento degli innumerevoli veicoli che corrono veloci nei due sensi di marcia, incuranti delle strisce, tangenziale che taglia ormai il quartiere di Intra alta in due parti. A questo si aggiunge un inquinamento acustico molto accentuato. Quanto al verde, di cosa parliamo? Perché la cementificazione ha colpito intere aree verdi e in questa città abbiamo più case che abitanti. Da via alle Bolle alle serre Ildebrand,dove sorgerà un inutile supermercato in una zona già altamente servita. Parliamo della distesa di cemento di Pallanza, senza ombra, senza una funzione specifica. Mi chiedo se chi progetta e approva questi cambiamenti, si renda conto di come viene snaturata la fisionomia urbana di una città come la nostra, di piccole dimensioni. La costruzione di condomini di cinque, sei piani, getta poi una luce inquietante in un territorio che per altri versi può essere considerato un paradiso, e ci riporta alle grandi speculazioni edilizie degli anni ‘60,70 che hanno cambiato il volto delle città italiane. Mi sembra che purtroppo si stia tornando a questo. La storia si ripete.

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