PROTESTE PER IL MERCATINO CHE NON C’E’

PROTESTE PER IL MERCATINO CHE NON C’E’

Ci scrive un lettore: Questa mattina mi sono recato in piazza Pedroni a Pallanza dove tra le manifestazioni natalizie annunciate dal Comune avrebbe dovuto svolgersi per tutta la giornata un mercatino di antiquariato. Di bancarelle però nemmeno l’ombra.  Telefonando ad un numero indicato per contatti mi è stato detto che l’iniziativa è saltata per mancanza di adesioni essendoci in questi giorni molte rassegne in giro.  Ma non lo si sapeva prima? Mi sembra che si dovrebbe organizzare con un po’ più di responsabilità e direi al Comune di non concedere più il patrocinio a chi organizza con questa leggerezza.  Abbiamo riscontrato che in effetti piazza Pedroni è desolatamente vuota nel giorno in cui era annunciato ufficialmente un “Gran Mercatino di Natale” di collezionismo, antiquariato, artigianato e abbiamo raccolto altre proteste di persone deluse per la mancanza.  Non si può che condividerle.

  1. Se fossi il Comune “bannerei” l’organizzatore di questo evento per i prossimi 5 anni su tutto il territorio cittadino così si evitano figuracce. Se fosse stato serio l’organizzatore avrebbe dovuto preventivamente comunicare l’annullamento della manifestazione al Comune (visto che si chiede anche l’occupazione del suolo pubblico anticipatamente), e tramite i social media / organi di stampa; probabilmente la serietà non sa cosa sia.

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    • E poi qualche loro collega ha anche il coraggio di lamentarsi delle mancate luminarie, incolpando l’amministrazione comunale dei mancati introiti … Un consiglio: prima di accusare, meglio farsi un esamino di coscienza!@

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  2. Tutti bravi a criticare. Il giorno prima è stato fatto il mercatino presso piazza San Vittore, qui la critica è stata fatta perché c’erano pochi espositori e qualcuno ha anche denigrato la qualità degli oggetti esposti. Stessa cosa per il mercatino di Piazza Pedroni. Se non è stato possibile farlo per mancanza di adesioni, non è colpa di chi organizza. Certo si poteva fare un comunicato che informava la soppressione dello stesso. Ma sono sicuro che i leoni da tastiera avrebbero comunque detto la loro. E proprio facile parlare e sentenziare senza prima accettarsi del perché. Complimenti ancora a tutti coloro che sono intervenuti anche su Facebook per lo stesso argomento. Mi firmo con il mio nome vero e non un pseudonimo, non sono un leone da tastiera che si nasconde.

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    • Precisiamo solo che noi il perchè lo abbiamo chiesto e resta il fatto che si è agito con leggerezza.
      sr

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    • mettere un nome, che potrebbe essere anche di fantasia, non significa dire per forza la verità, al contrario la si potrebbe benissimo dire con uno pseudonimo. Inoltre ciò non giustifica il mancato avviso: costava così tanto farlo? Oppure è un ennesimo modo per arrampicarsi sugli specchi, dimostrando di avere la coda di paglia? Infine, se la critica è costruttiva, e non a prescindere, che ben venga!

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